Produzione e riutilizzo dei dati aperti sono stati al centro dell’iniziativa della Regione Puglia patrocinata dall’Agenzia per l’Italia Digitale, con la partecipazione di ANCI Puglia, rappresentata dal vicepresidente Noe’ Andreano
Conclusa a Bari la seconda edizione dell’Hackathon Opentusk 2024, organizzata dalla Regione Puglia e dedicata agli Open Data per supportare Enti Locali, imprese, ricerca, innovazione e Terzo Settore nella produzione e nel riutilizzo dei dati aperti. L’iniziativa, patrocinata dall’Agenzia per l’Italia Digitale, ha visto la partecipazione attiva di ANCI Puglia, rappresentata dal vicepresidente Noe’ Andreano, che ha ribadito l’importanza strategica della transizione digitale per i Comuni.
L’evento ha coinvolto oltre 100 partecipanti, tra studenti universitari e delle scuole superiori, ricercatori, funzionari pubblici e imprenditori, che, suddivisi in 19 gruppi di lavoro, hanno sviluppato 12 app/web app e 7 dashboard e progetti di storytelling. Questi progetti si sono concentrati su temi centrali come ambiente, mobilità, turismo e sicurezza informatica.
Una giuria qualificata ha premiato le migliori soluzioni per originalità, innovazione, sostenibilità tecnologica, fattibilità e impatto comunicativo. I partecipanti dei progetti vincitori saranno coinvolti in future iniziative della Regione Puglia per promuovere le loro idee. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti per Anci Puglia anche il Delegato alle politiche giovanili Giampaolo Sigrisi e per il Coordinamento Anci Giovani Puglia, Alessandra Lacava.
“L’Hackthon di Opentusk 2024 conclude un percorso di circa due anni – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – nel corso del quale la Regione Puglia ha ottenuto grandi risultati decuplicando il numero di set di dati pubblicati, e diventando la prima Regione del Centro-Sud per dati pubblicati sul portale nazionale. Disporre di dati aperti significa semplificare la vita dei cittadini e soprattutto consentire loro di operare le scelte migliori in maniera veloce. I cittadini che hanno bisogno, solo a titolo di esempio, di sapere dove sono ubicati i defibrillatori, o quali sono le strutture in grado di accogliere le persone con disabilità, non possono perdersi nel web, devono poter accedere a questi dati in maniera rapida attraverso delle app per esempio. Come fanno le aziende turistiche a reperire dati sui flussi che consentano loro, ma anche alle pubbliche amministrazioni, di programmare azioni e politiche efficaci? I dati aperti sono tutto questo, un’occasione per generare conoscenza, per indirizzare le azioni ma anche per consentire ai talenti pugliesi, capaci di organizzare quei dati, di mettersi in gioco e di rendere la Puglia un vero e proprio Hub del Digitale.”
“La transizione digitale è una sfida cruciale per migliorare i servizi pubblici e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni – ha detto Noe Andreano, Vicepresidente ANCI Puglia – Gli investimenti del PNRR rappresentano un’opportunità importante, ma i Comuni evidenziano criticità come la carenza di competenze specifiche, l’insufficienza delle infrastrutture e la necessità di interoperabilità tra le piattaforme. Fondamentale per le comunità anche iniziative quali i Punti di facilitazione digitale della Regione Puglia. Serve una strategia sostenibile per garantire la gestione futura dei servizi digitali, soprattutto alla luce delle limitate risorse disponibili. Solo così sarà possibile trasformare gli investimenti in un motore di sviluppo duraturo.”
Parallelamente all’Hackathon, si è tenuto un evento collaterale dedicato allo “Stato dell’arte dell’Agenda Digitale pugliese”, che ha visto la partecipazione di referenti istituzionali, Responsabili della Transizione Digitale, rappresentanti di ANCI Puglia e relatori di spicco, come membri dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano e di AgID. Le tre sessioni hanno esplorato temi fondamentali quali:
- I Comuni pugliesi nell’utilizzo dei dati aperti;
- Le strategie di trasformazione digitale per le PMI.
- Le competenze digitali necessarie per il territorio.
Nella sessione dedicata ai Comuni, da segnalare l’esperienza del Comune di Crispiano, raccontata dal Sindaco Luca Lopomo. Una best practice che l’amministrazione comunale di Crispiano porta avanti dal 2021 grazie al lavoro egregio del Team della Transizione Digitale del nostro Ente. “Gli Open Data – ha detto il Sindaco Lopomo – rappresentano un patrimonio degli Enti Locali, una base solida per prendere decisioni migliori e una opportunità di sviluppo del territorio se riutilizzati bene. Continueremo ad investire in questa direzione convinti che la sfida della transizione digitale per le pubbliche amministrazioni è solo all’inizio e rappresenterà, se portata avanti con dedizione, sempre di più una svolta positiva per i servizi al cittadino.”
Con questa seconda edizione, Opentusk conferma il suo ruolo di catalizzatore per lo sviluppo di competenze digitali e soluzioni innovative. I dati aperti si dimostrano fondamentali non solo per migliorare la trasparenza e la partecipazione, ma anche per creare opportunità economiche e accrescere il dialogo tra istituzioni e cittadini, rendendo la Puglia un vero e proprio Hub Digitale.
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