Ingenuity: la prima indagine di incidente aereo su un altro mondo

La missione dell’elicotterino Ingenuity Mars Helicopter della NASA è giunta al termine dopo un atterraggio di fortuna durante il suo 72° volo. Un’analisi approfondita dei dati, realizzata dai tecnici della NASA, ha rivelato che la causa più probabile dell’incidente sia stata l’incapacità del sistema di navigazione di individuare sul terreno marziano caratteristiche sufficienti per un atterraggio preciso.

oltre le aspettative. La missione Ingenuity è stata un successo. L’elicottero-drone è arrivato su Marte a bordo del rover Perseverance nel febbraio 2021. La sua missione principale era dimostrare la fattibilità del volo controllato in un ambiente così ostile come quello marziano, con un’atmosfera molto più sottile della Terra e una gravità inferiore.

Progettato inizialmente per solo cinque voli, ha superato ogni aspettativa, volando per quasi tre anni coprendo una distanza totale di oltre 17 chilometri e raccogliendo una vasta quantità di dati. Il volo più lungo è stato di 704 metri. Le batterie agli ioni di litio, ricaricabili tramite celle fotovoltaiche, con una potenza media di ~350 Watt durante il volo, gli fornivano un’autonomia di volo di 90 secondi, impiegando mediamente 24 ore per una ricarica totale.

Le cause dell’incidente. La Nasa ha individuato tre elementi che insieme hanno determinato la messa fuori uso dell’elicottero. Il primo è il terreno ostile: la zona in cui si è schiantato Ingenuity era caratterizzata da un terreno sabbioso, composto da piccole dune e privo di caratteristiche distintive e ciò ha reso difficile, per il sistema di navigazione, individuare punti di riferimento.

Il secondo è stato un errore di navigazione: a causa della mancanza di dati visivi, il sistema ha fornito stime di velocità errate, portando l’elicottero ad atterrare con un angolo troppo ripido. Il terzo, che è conseguenza dei primi due riguarda i danni al rotore: l’impatto violento con il suolo infatti, ha danneggiato gravemente le pale del rotore, causando vibrazioni eccessive e perdita di potenza.

Il futuro dei voli su Marte. Nonostante l’incidente, la missione ha fornito informazioni preziose per lo sviluppo di future generazioni di veicoli volanti su Marte. I dati raccolti stanno già aiutando gli ingegneri a progettare elicotteri più robusti e sofisticati, in grado di operare in ambienti ancora più ostili. Tra questi c’è il Mars Chopper: dimensioni simili a un’auto di media cilindrata, viaggia grazie a sei motori, ognuno con sei pale. Potrebbe essere utilizzato per trasportare carichi scientifici fino a 5 kg su distanze fino a 3 km ogni giorno marziano.

Gli scienziati potrebbero utilizzare Chopper per studiare in dettaglio ampie aree di terreno, rapidamente, comprese le zone in cui i rover non possono viaggiare in sicurezza.