truffe, droga e sicurezza stradale al centro dell’attività

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  A Nuoro, il bilancio del 2024, tracciato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Gennaro Cassese, restituisce l’immagine di un territorio sorvegliato con rigore e costanza, dove l’operatività dell’Arma ha prodotto risultati concreti nella lotta contro la criminalità. La conferenza stampa di questa mattina, tenuta presso la sala conferenze del Comando Provinciale, è stata l’occasione per illustrare i numeri, ma anche per riflettere su ciò che questi numeri raccontano di una realtà che fatica a trovare quiete.

Il Colonnello Cassese ha aperto il suo intervento con un dato che, a prima vista, suona come una piccola boccata d’ossigeno: le truffe online sono in calo del 14% rispetto all’anno scorso. Ma è solo metà del quadro, perché mentre i reati scendono da 641 a 562, è aumentato del 17% il numero di autori individuati e denunciati.

  Una magra consolazione, ma segno che il lavoro sul campo ha prodotto effetti, anche se il problema, in fondo, non si estingue: i criminali digitali si evolvono e i Carabinieri, pur inseguendoli con risultati tangibili, non possono abbassare la guardia.

Diversa la situazione per le truffe agli anziani, in crescita del 16% rispetto al 2023. Più deboli e più soli, i bersagli prediletti dei truffatori restano quelli che vivono la fragilità come una condanna. Qui, il contrasto ha dato segnali di reazione: il numero dei responsabili identificati e denunciati è salito del 45%, ma resta una battaglia in salita contro un fenomeno che approfitta dell’isolamento e della buona fede delle vittime.

Ma è sul fronte delle operazioni antidroga che il bilancio si fa crudo. La provincia di Nuoro è ancora il teatro di piantagioni abusive e traffici illeciti, un problema che pare non conoscere stagioni. Il 2024 ha visto l’individuazione di 15 piantagioni, l’arresto di oltre 30 persone, la denuncia di altre 40 e il sequestro di 23mila piante di cannabis. Un numero che, in peso, si traduce in 18 tonnellate di droga, un carico sufficiente a invadere mercati ben oltre i confini sardi. E mentre i coltivatori improvvisati si moltiplicano, il lavoro dei Carabinieri dimostra che la repressione è possibile, ma il fenomeno è ben radicato: lì dove c’è terra fertile e disperazione, spuntano sempre nuove piantagioni.

La sicurezza stradale, invece, continua a richiedere uno sforzo immenso. Oltre 250 denunce e sanzioni per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti fotografano un’abitudine tanto diffusa quanto pericolosa. Strade percorse a velocità sbagliata, menti offuscate e corpi inconsapevoli sono stati ancora una volta sorvegliati, fermati, puniti. 

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  Ma il bilancio chiama in causa la responsabilità individuale, perché ogni controllo è anche la prova del fallimento di una cultura che fatica a capire che guidare significa assumersi una responsabilità collettiva.

Infine, il Colonnello Cassese ha messo in luce un fenomeno che rimane spaventosamente attuale: i reati legati al cosiddetto Codice Rosso, ossia le violenze contro le donne e i minori. Sono oltre 180 le denunce raccolte quest’anno, con 150 persone denunciate e 12 arresti. Numeri che urlano a gran voce un problema sociale che non accenna a diminuire e che chiama in causa non solo la repressione, ma soprattutto la prevenzione. Prevenzione che passa attraverso l’ascolto e l’informazione: oltre cento incontri nelle scuole e nelle comunità più fragili hanno cercato di seminare consapevolezza e fiducia, perché senza denunciare, la violenza rimane invisibile.

Cassese ha chiuso il bilancio del 2024 riconoscendo il merito ai suoi uomini e donne dell’Arma, ma anche sottolineando un punto essenziale: la sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini. Se i risultati ci sono stati, è anche grazie a un sistema che, pur nelle sue difficoltà, ha mostrato capacità di risposta. E in un territorio come quello nuorese, dove modernità e arretratezza si scontrano ogni giorno, avere risposte è l’unica strada percorribile.

L’anno che si chiude lascia dietro di sé cifre e arresti, ma il senso è uno solo: la criminalità evolve, la risposta deve adeguarsi. Nella terra del silenzio, del banditismo che fu e delle nuove illegalità, i Carabinieri rimangono un presidio che non si stanca di lottare. E poco importa se i risultati non sempre bastano a far dormire sonni tranquilli: qualcuno, lì fuori, ha deciso di non arrendersi.





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