Un’associazione sociopolitica che racchiude nel suo nome la propria missione: promuovere la crescita e lo sviluppo della città di Reggio Calabria e del suo futuro. L’associazione Reggio Cresce, nata da un’intuizione di Rosy Perrone, professionista reggina con un’esperienza di lungo corso di rappresentanza sindacale, si presenta ufficialmente alla città.
“Reggio Cresce”: c’è una nuova associazione in città
«La mia esperienza professionale mi ha permesso di comprendere a fondo i bisogni della comunità e, soprattutto, di rimanere fedele alla mia passione per il miglioramento del contesto in cui viviamo», spiega Perrone, presidente di Reggio Cresce. Con lei, abbiamo discusso le strategie di sviluppo e valorizzazione del territorio, che partono proprio dalla comunità.
Perché la nascita di “ReggioCresce” e quali obiettivi per il futuro di Reggio Calabria?
Reggio è una città con molte realtà attive, soprattutto nell’ambito associativo. Tuttavia, il bisogno reale della gente è spesso difficile da cogliere. Noi ci sforziamo di farlo senza pretendere di essere dei “Deus Ex Machina”, ma attraverso l’ascolto costante del territorio.
Siamo un gruppo di professionisti che ha a cuore il bene della città e dei suoi abitanti e che vuole contribuire a rendere Reggio appetibile anche per le imprese, che al momento non hanno tutte le condizioni necessarie per insediarsi qui. È inutile sperare che un’azienda si stabilisca a Reggio senza strade, trasporti e servizi all’altezza. Non abbiamo la presunzione di cambiare il mondo, ma vogliamo essere un facilitatore di questo processo di sviluppo, attraverso progetti pilota e iniziative concrete che possano essere accolte dalle istituzioni e da chi poi ha il compito di metterle in pratica.
In che modo intendete coinvolgere i cittadini e i professionisti locali nelle vostre iniziative?
La nostra è un’associazione di prossimità, vuole stare vicino alla gente. Spesso le realtà locali si sentono mortificate e trascurate. C’è tanta voglia di fare, ma poi qualcosa si spezza, interrompendo il dialogo. Noi vogliamo ripristinare questo rapporto di fiducia. Abbiamo di recente avviato una campagna d’ascolto, partendo da Arghillà, dove ci siamo recati senza troppo clamore per comprendere le necessità delle persone. Proseguiamo in questo cammino, incontrando chiunque voglia confrontarsi con noi, perché sappiamo che ci sono molte realtà diverse, ciascuna con le proprie difficoltà.
Quali interventi specifici proponete per migliorare l’attrattività turistica della città?
È stato fondamentale il fatto che si siano incentivati moltissimi voli sull’aeroporto di Reggio Calabria, quindi un plauso in questa direzione, però bisogna costruire la struttura che supporti il turista stesso, che faccia vedere una città pulita e decorosa. Abbiamo organizzato poco tempo fa un incontro sul turismo, da cui sono emerse molte proposte, incontri sull’autonomia differenziata e la sanità, perché non si può parlare di turismo senza considerare gli altri settori e l’efficienza del sistema sanitario.
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Anche l’accoglienza richiede investimenti in formazione: è fondamentale avere personale cortese e preparato, in grado di parlare le lingue e di essere al passo con le esigenze del turismo moderno. Non basta offrire un territorio bello, è necessario garantire standard di qualità adeguati. Il nostro lavoro, attraverso l’associazione, è creare un sistema integrato in cui tutti questi aspetti siano interconnessi per creare modelli di turismo sostenibile, di turismo delle radici, valorizzando al massimo il potenziale naturale e culturale del nostro territorio.
Che ruolo hanno i giovani all’interno del movimento “ReggioCresce”?
I giovani sono la nostra scommessa, purché abbiano la voglia di lavorare per questo territorio e abbiano a cuore i principi di legalità, giustizia ed etica. Si stanno avvicinando dei giovani nei vari settori delle nostre attività perché abbiamo anche costituito delle commissioni: c’è la commissione sanità, la commissione infrastrutture e trasporti. Ogni commissione ha un proprio referente e quello che stiamo tentando di fare è di coinvolgere anche i giovani ad amare questo territorio e decidere di investirci, in ter-Evento mini di studio e di proposta.
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