Casa in affitto? In Maremma è impossibile: le zone “peggiori” e i motivi del fenomeno

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GROSSETO. «No, in questo momento non ci sono case in affitto», dice dispiaciuta la voce dell’agente immobiliare dall’altro lato del cellulare. «Aspetti», aggiunge. Fa una piccola pausa, mentre una labile speranza si riaccende in chi ha bisogno di una casa in locazione. «No no, confermo, al momento nello specifico non ho niente da affittare. A parte qualche fondo commerciale», conclude con una flebile risata.

Niente da fare

No, niente a che vedere con la richiesta fatta da Il Tirreno per mettersi nei panni di chi cerca casa in questo momento: un trilocale o quadrilocale a Grosseto per un affitto lungo, anche se a un certo punto la penuria era tale che ci si “accontentava” anche di un bilocale, pur di avere almeno una proposta concreta. Ci sono agenzie che non fanno nemmeno in tempo a pubblicizzare un appartamento in affitto che quello sparisce subito, anche senza “piazzarlo” sui siti o sulle bacheche fuori da negozi. Altre invece hanno delle “liste” di persone in attesa. Gente che ha chiamato o ha mandato una email per cercare una locazione e, non essendoci niente, aspetta che arrivi qualche casa in locazione.

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Lungo o breve

«L’affitto lungo – dice un altro agente immobiliare anche a mo’ di rassicurazione – è più facile da trovare rispetto a quello breve. Ne abbiamo affittato uno proprio la scorsa settimana: non è finito nemmeno in pubblicità perché è stato preso subito». Insomma, la morale è che un po’ serve arrivare al posto giusto al momento giusto, e un po’ «non bisogna perdersi d’animo», conclude rassicurante. Difficile però non scoraggiarsi, quando la maggior parte delle realtà contattate non ha alcuna disponibilità di affitti al momento. L’unica offerta disponibile che Il Tirreno ha trovato – dopo un “giro” di una decina di telefonate – è stata un trilocale ammobiliato in una zona piuttosto centrale. A 850 euro al mese. Non per tutte le tasche, insomma. «È un momento complicato», ammette un altro professionista. Pure lui non riesce a trovare affitti da proporre ai suoi clienti. «E ne ho oltre un centinaio in gestione, eh», precisa subito. Il problema è che «in questo momento ci sono grosse difficoltà, non si trova niente e quello che trovi è quasi impresentabile», aggiunge. Altri squilli, altra chiamata. «Al momento non ho niente di libero. Forse mi entra qualcosa con l’anno nuovo, ma niente di certo», rispondono veloci da un’altra agenzia. E sì, conferma un altro, in effetti i canoni di locazione sono aumentati per adeguarsi all’inflazione, ma anche perché non ci sono appartamenti. Il nodo è proprio lì. «È complicato perché ci sono tante persone che cercano e dall’altra parte pochi fondi in affitto», sintetizzano in diversi. E infatti, alla settima chiamata, la risposta ormai la conosciamo: «Non abbiamo alcuna disponibilità di nessuna tipologia di appartamento». Sì, alla fine avevamo chiesto anche un bilocale. L’abbiamo trovato in un’agenzia: 500 euro per 38 metri quadri. «Gli affitti sono pochi – conferma – da almeno un paio d’anni». In un’altra agenzia arriverà sempre un altro bilocale, ma dal primo gennaio.

La spiegazione

«La grandezza è di uno a 100», dice il segretario provinciale del Sunia, il sindacato che unisce inquilini e assegnatari, Antonio Terribile. Dove uno sta per la casa in affitto, e 100 sono le persone in cerca di una locazione. Giusto per dare un’idea dello squilibrio tra domanda e offerta. «La situazione di Grosseto – spiega Terribile – è simile a quella a Castiglione e Follonica, che seguono realtà messe ancora peggio, e cioè Monte Argentario e Orbetello. Anche nel capoluogo – conferma – gli appartamenti sono difficili da trovare. E i numeri sono questi perché tanti contratti di fine locazione non vengono rinnovati perché una parte di inquilini sono morosi, non riescono a sostenere un canone d’affitto, e su questo la parte del leone la fa la mancanza del contributo nazionale sull’affitto. Dall’altra parte in provincia ci sono circa 250-300 alloggi Erp, di edilizia popolare, che non sono recuperati e sono vuoti». Altri affitti vengono sottratti dal mercato perché, «vista la penuria in città, le persone – spiega Terribile – li usano per figli o nipoti, o ci ritornano ad abitare». Una quota poi – ancora piccola a Grosseto – va poi agli affitti brevi, turistici. «Avremo tanti sfratti per morosità – sintetizza Terribile – ma anche per finita locazione». Intanto il prezzo dei canoni aumenta. «È il problema della legge di mercato quando manca l’offerta, ma c’è tanta domanda. Nel mercato libero ci sono stati aumenti almeno del 13%, con canoni che arrivano a 800 euro. Nel caso di canone concordato, lì non si sfugge, anche se c’è stato un rialzo dovuto all’inflazione. Si arriva a 700 euro per appartamenti grandi e in buone condizioni, o ai 500-600 euro per alloggi intorno ai 60 metri quadri. Manca del tutto un piano di casa serio».

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