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Il Prefetto Sergio Pomponio
Nel proprio intervento – di cui a seguire proponiamo la versione arricchita da una serie di dati diffusa dall’Ufficio – il dottor Sergio Pomponio si è soffermato in particolare sul tema della sicurezza, da declinare quale questione che riguarda l’intera collettività, spronando altresì, ulteriormente, il territorio a contribuire in maniera più partecipe all’accoglienza e all’integrazione dei richiedenti asilo, evidenziando una anomalia del lecchese ovvero una “sensibilità eccellente nell’integrazione nelle aziende e nelle cooperative di servizi cittadini che seguono il flusso regolare”, sensibilità non riscontrata, invece, nei confronti di quei soggetti che devono attendere il riconoscimento dello status di rifugiato. Un qualcosa che “fatico a capire”, ha chiosato il Prefetto, da sempre sprone su questo tema, prima di andare a toccare un altro “argomento scivoloso” ovvero quello dell’accresciuta esigenza di sicurezza partecipata o percepita, avvertita particolarmente nel capoluogo ma anche nei centri più piccoli.
Utilizzando le statistiche del Sole 24 per aver conforto circa la capacità degli organi preposti di fare il loro mestiere, Sua Eccellenza ha anche riconosciuto come i problemi debbano essere risolti dalle radici e non dalle foglie, rimarcando come ci debba andare a fondo per capire perché, in questo momento, il disagio si manifesta nelle forme che tanto allarmano la cittadinanza. A rassicurazione, ha altresì citato la così detta “operazione a alto impatto” avviata tre settimane fa, coinvolgendo oltre alle forze dell’ordine, le Polizia Locali, l’ATS e l’ispettorato del lavoro, “per arrivare al cure del problema” rappresentato – ha aggiunto – dalla presenza di spacciatori, ragazzi sfaccendati e sacche di criminalità.
Lo smercio di droga, poi, è stato indicato quale piaga più grande di questo territorio, contro la quale è in corso una lotta impari. Accento, infine, e non poteva essere altrimenti in una provincia che svetta per numero di interdittive, anche sulla prevenzione all’infiltrazione mafiosa, sollecitando i lecchesi a porsi qualche domanda, dopo la chiusura di attività e locali, perfino un circolo, evidentemente frequentati e dopo il monito della CGIA di Mestre che ha indicato in ben 400 le aziende locali “a rischio”.
Necessario dunque, per il dottor Pomponio, elevare la soglia di attenzione, senza lasciare che la sicurezza quale bene collettivo sia minato dal male commesso da alcuni.
IL PREFETTO DI LECCO PRESENTA IL RESOCONTO DELL’ATTIVITA’ SVOLTA NEL 2024
Il Prefetto di Lecco, nel corso della cerimonia istituzionale per lo scambio degli auguri di Natale e fine anno, ha colto l’occasione per presentare ai cittadini un “bilancio sociale” sull’attività svolta dall’Ufficio nel 2024 e sui progetti prossimi, nell’ottica di favorire l’ascolto reciproco e la partecipazione attiva alla vita civile e porre l’accento su valori condivisi, che uniscono e danno senso profondo al contributo di ciascuno nella dimensione collettiva.
Nell’anno in corso l’impegno della Prefettura è stato profuso a favore della sicurezza, nella duplice accezione di safety e security.
Gli aspetti di tutela dell’incolumità pubblica sono stati al centro dell’attività di protezione civile, che si è snodata lungo i binari della pianificazione e dell’attività di prevenzione, oltre che nel coordinamento della gestione delle emergenze.
Sono stati approvati i piani di emergenza esterni per le 5 industrie a rischio di incidente rilevante presenti sul territorio provinciale prendendo in considerazione gli eventi incidentali con potenziali effetti all’esterno dello stabilimento della Fiocchi di Lecco, della Collini di Civate, della Butangas di Cesana Brianza, della Flamma di Bulciago e della Sitab di Nibionno.
Nel contesto dell’attività di coordinamento, è stato curato particolarmente il tema delle comunicazioni preventive alla popolazione, correlato all’ampia divulgazione dei piani anche a mezzo social da parte dei Comuni in cui insistono gli impianti industriali.
Sei i piani di emergenza e soccorso nelle gallerie ferroviarie approvati dal Gruppo di Lavoro con la collaborazione di R.F.I. Tutti i piani sono stati concepiti in modo da essere estremamente snelli e speditivi, in ragione delle variegate tipologie di potenziali eventi incidentali e alla morfologia del territorio che per ogni galleria richiede un diverso posizionamento del P.C.A. (Posto di Comando Avanzato) e del P.M.A. (Posto Medico Avanzato). I Piani, definiti con la sinergia dei Vigili del Fuoco e delle Forze di Polizia, delineano la struttura essenziale delle modalità di comunicazione degli eventi e dei soggetti istituzionali coinvolti.
Il 2024 ha visto l’applicazione del Piano per la ricerca delle persone scomparse, aggiornato nell’estate 2023, in 10 casi, mediante l’attivazione di coordinate ricerche, svolte con il contributo delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e di altri Volontari. Numerose volte l’applicazione del Piano è stata limitata al coordinamento degli aspetti info investigativi, a fronte di circa 140 ipotesi di allontanamento volontario.
Gli aspetti di sicurezza pubblica sono stati particolarmente attenzionati con riferimento peculiare alla sicurezza stradale: sono state 297 (nel 2023, 358) le patenti sospese per guida in stato di ebbrezza alcolica e 21 (nel 2023, 27) quelle per guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti.
Nei giorni scorsi, peraltro, si è svolta una riunione con le Forze di Polizia, anche locali, e gli Uffici della Motorizzazione Civile per fare il punto sull’applicazione delle nuove norme contenute nella legge n. 177 di riforma del Codice della Strada, entrata in vigore lo scorso 14 dicembre per gli aspetti non necessitanti di decreti attuativi.
Anche la governance del fenomeno migratorio ha occupato gli Uffici in modo significativo, rinnovando l’impegno per la coesione sociale e l’accoglienza sostenibile, nel rispetto delle vulnerabilità degli accolti e della tutela della sicurezza percepita per la popolazione residente.
Il decreto flussi 2024 ha assegnato alla provincia di Lecco 630 quote (400 lavoratori domestici, 180 lavoratori subordinati, 50 lavoratori stagionali). I nulla osta rilasciati dalla Prefettura sono stati 578 con 160 ingressi effettivi in Italia.
Ferma restando la proroga governativa dello stato di emergenza nazionale relativo ai flussi migratori fino al mese di aprile 2025, sono circa 520 le persone presenti nei Centri di Accoglienza Straordinari provinciali, per la cui gestione sono state svolte quattro procedure di appalto al cui esito sono risultati aggiudicatari i medesimi gestori del precedente bando senza che siano state proposte nuove strutture per l’accoglienza.
Per implementare la sostenibilità del fenomeno migratorio, nel 2024 la Prefettura di Lecco ha aderito, per il terzo anno consecutivo, alla progettualità FAMI con il progetto “Nostos” con le cui risorse, umane e strumentali, è stato possibile attenzionare, mediante un lavoro di rete con altri attori istituzionali e del terzo settore riuniti nel Consiglio Territoriale, due temi principali: la gestione degli accolti con vulnerabilità psichica e l’inserimento scolastico dei minori di età.
Infine, per quanto riguarda l’acquisto della cittadinanza italiana, sono stati prestati 658 giuramenti per la concessione della cittadinanza – di cui 144 per matrimonio e 514 per residenza- mentre 295 sono stati i nulla osta rilasciati dalla Prefettura per il ricongiungimento familiare.
Nel 2024, la Prefettura di Lecco ha implementato diverse iniziative per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana, basandosi su un’attività di coordinamento tra le forze di polizia, gli enti locali e le istituzioni. Sono state svolte 23 sedute del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e 11 Riunioni Tecniche di Coordinamento, affrontando tematiche come la vigilanza degli obiettivi sensibili, il contrasto alla violenza di genere e la pianificazione dei servizi per eventi pubblici e festività. Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha inoltre svolto un’attività di valutazione e approvazione di 11 progetti di videosorveglianza urbana, 3 dei quali (Comuni di Lecco, Cernusco Lombardone e Imbersago) hanno ottenuto il finanziamento ministeriale,
L’andamento della delittuosità -che ha formato più volte oggetto di esame da parte del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel corso del volgente anno- esprime, nel raffronto tra gli anni 2024 e 2023, una riduzione dei delitti in generale, pari al 7,45% a livello provinciale e all’11,91% per il Capoluogo.
Nell’ambito del panorama regionale, l’indice di delittuosità della provincia di Lecco è inferiore a quello di ben nove province e, rispetto al 2023, ha recuperato 10 posizioni su scala nazionale.
Si segnala, inoltre, che l’Annuale Rapporto sulla qualità della vita nei capoluoghi, curato dal Sole 24 Ore, ha collocato Lecco al secondo posto nazionale per l’Area Giustizia e Sicurezza.
Scendendo nel dettaglio, nel 2024, subiscono una flessione le rapine in generale (-1,96%) e quelle in strada (da 60 a 58), restano pressoché invariate quelle in abitazione (da 5 a 6) mentre si registra un lieve aumento delle rapine nei negozi (che salgono da 12 a 15). La percentuale delle rapine scoperte è mediamente superiore al 50%, con punte che superano l’80/85% per quelle in abitazione e nei negozi.
Restano stabili i furti in generale (+0,51%) flettono lievemente quelli in esercizi commerciali (-1,08%) e quelli con strappo (-5,56%). In aumento, invece, i furti in abitazione (+16,39%) e quelli di autovetture (da +1,67%)
Per quanto attiene ai reati di violenza, diminuiscono del 13,6% le lesioni dolose, del 23,3% le percosse, del 3,17% le minacce, del 3,7% le violenze sessuali, del 50% gli omicidi colposi. In aumento i tentati omicidi (da 1 a 6), ma in calo del 7,7% i danneggiamenti.
Anche per queste tipologie, la percentuale dei reati scoperti rimane mediamente superiore al 70%.
Restano stabili le estorsioni (38 nel 2023 e 2024), mentre non sono state sporte denunce per usura e per riciclaggio. In diminuzione anche le truffe e le frodi informatiche (-19,53%).
Per quanto concerne il tema della sicurezza urbana, oggetto di grande attenzione da parte delle Forze di polizia durante i mesi scorsi, in specie nel periodo estivo, nell’approssimarsi delle festività di fine anno e anche alla luce di alcuni episodi allarmanti, esso è stato nuovamente rivalutato dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in particolare a seguito della riunione del 22 novembre scorso, e sono stati pianificati servizi cosiddetti ad alto impatto, a cura della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, che hanno portato finora ai seguenti risultati:
Posti di controllo 26
Persone identificate 1195
Provvedimenti di espulsione 2
Veicoli controllati 229
Sanzioni C.d.S. 13
Esercizi pubblici controllati 25
Sanzioni esercizi commerciali 6
Nel 2024, il fenomeno dello spaccio di stupefacenti ha continuato a rappresentare una delle principali preoccupazioni per la popolazione della provincia di Lecco, con particolare incidenza nell’Alto Lago e nella Brianza lecchese nei primi mesi dell’anno. Le attività di prevenzione e contrasto, intensificate rispetto al 2023, si sono basate su un approccio coordinato che ha coinvolto la Procura della Repubblica, le Forze dell’Ordine e le amministrazioni locali. Le strategie attuate hanno previsto il rafforzamento dei controlli sul territorio, l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza e misure preventive promosse dai Sindaci per contrastare il disagio sociale che alimenta il fenomeno dello spaccio.
Le principali operazioni si sono svolte nei territori comunali di Annone Brianza, Santa Maria Hoè, Colico, Mandello del Lario, Bosisio Parini, Suello e Cernusco Lombardone.
Le amministrazioni locali hanno contribuito implementando la videosorveglianza, mettendo in sicurezza aree boschive e adottando ordinanze per limitare l’accesso a zone sensibili. I Sindaci di Verderio e Merate hanno promosso un approccio integrato con misure di prevenzione sociale per rafforzare la sicurezza e prevenire il radicamento dello spaccio nelle comunità locali.
Analogamente hanno fatto alcuni Comuni rivieraschi, soprattutto Mandello del Lario, Dervio e Colico, interessati da una crescita esponenziale dei flussi turistici, che hanno portato anche fatti delittuosi quando non semplici episodi di malcostume e inciviltà.
La Prefettura ha inoltre svolto un ruolo chiave nella prevenzione delle infiltrazioni mafiose, rilasciando 492 informazioni antimafia e 1500 comunicazioni; 107 operatori economici sono stati iscritti nella White List.
Nel corso del 2024, sono stati adottati 4 provvedimenti interdittivi nei confronti di imprese operanti nel settore dell’associazionismo, del movimento terra, della raccolta di materiali ferrosi e dell’assemblaggio manuale di accessori e componenti per autoveicoli. Nell’ultimo triennio sono stati adottati 19 provvedimenti antimafia a contenuto interdittivo e una misura collaborativa.
Nel contesto dei giochi olimpici Milano Cortina 2026, la Provincia di Lecco sarà interessata da otto cantieri. In data 1° ottobre 2024, si è svolta una riunione tecnica di coordinamento con i responsabili provinciali delle Forze di polizia e il Capo centro operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Milano, nel corso della quale sono state condivise le indicazioni veicolate dalla Struttura di Prevenzione e sono state tracciate le direttrici lungo le quali si sarebbe mosso il lavoro del Gruppo interforze provinciale.
In linea con le risultanze emerse durante l’incontro, nell’ambito della riunione del Gruppo Interforze Antimafia (GIA) del 15 novembre scorso, sono stati definiti e ripartiti i controlli relativi a tali opere ed è stato programmato il primo accesso a uno dei cantieri interessati, svoltosi in data 28 novembre scorso.
A.M.
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