Vieni Via con Me. Destinazione: Emilia-Romagna. Le tappe, vini e territori che sono piccoli mondi. Con tanto di compleanno speciale, quello de La Francescana di Massimo Bottura, che nel 2025 compie trent’anni e li festeggerà alla 57esima edizione del Vinitaly. Una novità anche per la grande fiera di Verona (6-9 aprile) che non aveva mai avuto un ristorante stellato all’interno dei padiglioni. E un bel biglietto da visita per la nostra regione, forte dei suoi 50mila ettari vitati a ridosso della via Emilia, che si presenta con un Padiglione 1 rinnovato (l’immagine è stata curata da Impronta Digitale) dove i calici spuntano come fiori, con i colori che spaziano dal rosso che ci proietta alle etichette della Romagna, a partire dal Sangiovese, al bianco della Malvasia del Piacentino. E poi il rosa dei Lambruschi o le tinte ambrate dell’Albana passito. “Una foresta incantata” con in mezzo quella via Emilia che è anche claim di questa edizione: la strada che dà il nome alla regione. Un tratto identitario e di comunità .
La Francescana di Bottura festeggia 30 anni al Vinitaly 2025, con un ristorante stellato e vini dell’Emilia-Romagna.
Non a caso, forse, lo chef tristellato Bottura ieri alla presentazione, all’interno del Refettorio Ambrosiano di Milano, ricordava che “la rivoluzione siamo tutti noi assieme”. Di certo la rivoluzione geniale in cucina è assicurata, come dimostrano tre decenni ai massimi livelli. “Il prossimo anno ricadono anche i dieci anni di Food for soul (associazione no profit contro gli sprechi alimentari e l’inclusione sociale, ndr)- ha ricordato- e con la Regione abbiamo deciso di portare dentro il padiglione questa idea di famiglia: nel mondo ormai abbiamo 13 ristoranti e altrettanti refettori”. “Uno dei motivi per cui ho accettato con entusiasmo_ si è emozionato Bottura-, è che mi è stato chiesto di partecipare con il Tortellante.
Lo chef tristellato Massimo Bottura
È un progetto incredibile, che coinvolge anche mio figlio, un ragazzo con sindrome genetica e che qui ha trovato una vera famiglia. Racconteremo tutti i prodotti, dal cotechino all’aceto balsamico, e una visione del territorio”. Qualche idea c’è già . “Stavo pensando a tre diversi tortellini: in brodo, alla panna e il ‘compromesso storico’, in crema di Parmigiano. In questo ristorante coinvolgeremo anche il Cavallino, Al Gatto Verde, La Franceschetta e la Francescana”. Nel calice? Magari un Lambrusco: “Oggi abbiamo una grandissima qualità , ce lo stanno riconoscendo tutti”.
Il ristorante occuperà uno spazio di 300 metri quadri all’interno del padiglione, con l’Enoteca Regionale alla regia. Il presidente Davide Frascari ha rivendicato l’importanza di un territorio, “nella produzione in volumi, nel valore, ma anche nel primato per superfici biologiche certificate. Oggi il consumatore chiede sostenibilità e i nostri produttori hanno risposto”. A ricordare il lavoro fatto dall’assessorato di viale Aldo Moro è stato anche il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “L’Emilia-Romagna è una della regioni più importanti_ ha detto -, ha fatto moltissimo per l’export nel mondo. E la presenza di Bottura è motivo di grande onore, grazie per quanto fa a sostegno del made in Italy”.
Quella di ieri è stata anche una delle prime uscite di Alessio Mammi, assessore riconfermato all’Agricoltura nella neonata giunta de Pascale. “L’export sta andando bene per i vini italiani- ha spiegato-. Il padiglione sarà giovane, bello. Due gli elementi: il ‘vieni via’, e quindi il viaggio, che è conoscenza, crescita culturale, incontro e relazione. E poi c’è ‘con me’ e l’idea di fare insieme. All’interno, le nostre eccellenze, trenta denominazioni, il vino che punta sempre di più sulla qualità . E questo nonostante le tante difficoltà , non da ultimo le alluvioni. Ringrazio i produttori e faremo uno sforzo molto forte per sostenere i loro investimenti.
La presenza di Bottura ci riempie d’orgoglio: è il testimone vivente del fatto che cibi e vino sono testimoni di un patrimonio culturale”. Patrimonio che sarà sempre più raccontato all’estero. Come ricordato da Filippo Polidori, “porteremo il mondo in Emilia-Romagna” anche grazie alla presenza nel padiglione della prestigiosa rivista Food & Wine. E se Apt curerà tutta la comunicazione, Qn (Il Resto del Carlino, il Giorno e la Nazione) avrà un salotto dedicato, con un racconto giornaliero di questo nuovo grande spettacolo del vino.
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