L’Antitrust avvia un’indagine per verificare che l’acquisizione Dorna Sports, che detiene i diritti della Moto GP, da parte di Liberty Media, proprietaria della Formula 1, non crei danni alla concorrenza. Tutti i dettagli
Quello tra Formula 1 e Moto GP è un matrimonio che non s’ha da fare. È questo, al momento, il parere dell’Antitrust della Commissione europea che ha avviato un’indagine per valutare se la proposta di acquisizione di Dorna Sports, che detiene i diritti della Moto GP, da parte di Liberty Media, proprietaria della Formula 1, possa violare le regole della concorrenza.
COS’È LIBERTY MEDIA E QUAL È IL SUO GIRO DI AFFARI
Liberty Media è una corporation statunitense controllata dal presidente John C. Malone, che possiede la maggioranza delle azioni. Gregory B. Maffei è il presidente e amministratore delegato con il compito di supervisionare il gruppo delle aziende che fanno capo a Liberty. Sotto la sua direzione Liberty Media ha raggiunto la posizione numero 8 nella lista delle “Compagnie Più Ammirate al Mondo nel Settore dell’Intrattenimento” di Fortune per il 2022-2023.
LA RETE DI ASSET DI LIBERTY MEDIA
Il giro di affari di Liberty Media è ragguardevole. La corporation possiede un vasto ventaglio di asset: il 100% della Formula 1 e una proprietà di circa 40 acri nella zona di Las Vegas, Nevada, su cui sorge l’edificio del paddock per il Gran Premio di Formula 1 di Las Vegas, il 100% di QuintEvents, LLC, un provider di biglietti e pacchetti di ospitalità per gli spettatori di sports ed eventi di intrattenimento e il 30% della multinazionale dei concerti Live Nation. Liberty media possiede anche quote di partecipazione nelle sale giochi F1 Arcade, nella Drone Racing League (che organizza GP con droni che volano a più di 120 km/h), nel media sportivo Overtime Sports e nel team americano di Imsa e IndyCar, Meyer Shank Racing. Beni nel settore sportivo che hanno un valore stimato di 18.22 miliardi di dollari. Fuori dal mondo dell’intrattenimento Liberty Media possiede l’80% di Liberty Technology Venture Capital, LLC, un fondo di investimento focalizzato su aziende tecnologiche israeliane e il 33% di un fondo di investimento “che mira a rendimenti a lungo termine, bilanciati dal rischio e fiscalmente efficienti”.
LA PROPOSTA DI ACQUISIZIONE DELLA MOTO GP
Insomma, una solida rete di aziende che ha permesso al gruppo americano di avanzare la proposta di acquisizione della Lega di motociclismo MotoGP World Championship per un valore di 3,8 miliardi di dollari. Il passaggio di proprietà sarebbe dovuto avvenire attraverso l’acquisizione di Dorna Sports, la società che detiene i diritti commerciali esclusivi per il motomondiale FIM (“MotoGP”) e altri campionati di motociclismo.
LE PREOCCUPAZIONI DELL’ANTITRUST UE
La Commissione europea cha ha bloccato l’operazione e avviato un’indagine preliminare. Bruxelles è preoccupata dal rischio che la transazione riduca la concorrenza, rafforzando la posizione dei due gruppi. “Acquisendo Dorna Sports, Liberty Media deterrebbe i diritti commerciali di due degli sport motoristici più popolari in Europa: Formula 1 e MotoGP – ha detto la vicepresidente Teresa Ribera (nella foto), responsabile della Concorrenza -. Dobbiamo valutare più attentamente se questa acquisizione potrebbe avere effetti negativi sulle emittenti europee, ad esempio in termini di aumento dei canoni di licenza e, in ultima analisi, sui consumatori europei e gli appassionati di sport motoristici attraverso prezzi più alti”. Come scrive Bloomberg “i regolatori dell’UE esamineranno anche se il potere di Malone su Liberty Media e la società di comunicazioni Liberty Global “potrebbe escludere i broadcaster rivali nei paesi in cui Liberty Global è attiva,” ossia Belgio, Irlanda e Paesi Bassi. Un portavoce di Liberty Media ha dichiarato che continuerà a collaborare con i regolatori dell’UE mentre proseguono la loro revisione e che l’accordo porterà benefici al business della MotoGP, ai fan, agli spettatori e all’intero settore motociclistico”.
IL PIANO DI LIBERTY MEDIA PER METTERE LE MANI SULLA MOTOGP
L’accordo tra Liberty Media e Dorna Sport potrebbe riunire sotto un unico tetto uno dei più grandi marchi di corse motoristiche del mondo e la MotoGP, l’equivalente su due ruote della Formula 1. Secondo i termini dell’accordo, Liberty dovrebbe pagare a Dorna 126 milioni di euro (131 milioni di dollari) se decidesse di ritirarsi dall’acquisizione. Già in passato L’Antitrust dell’UE, infatti, ha già bloccato tentativi simili. Quasi due decenni fa CVC Capital Partners Ltd. fu costretta a mettere in vendita MotoGP per ottenere l’approvazione antitrust dai regolatori europei per l’acquisizione della Formula 1.
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