INDIFFERENZA SU DEVASTANTE IMPATTO METANODOTTO SNAM

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Tante opere non realizzate, annosi problemi irrisolti. Galletti scrive tradizionale lettera di Natale a sindaco e amministrazione comunale, “L’Aquila capitale della cultura voli alto e presti finalmente  attenzione alle frazioni”

L’Aquila, 21 dicembre 2024. “Caro signor sindaco Pierluigi Biondi, caro assessore Fabrizio Taranta, cari consiglieri Daniele Ferella e Guglielmo Santella, oggi L’Aquila, insignita del blasone di Capitale della cultura per il 2026, dovrebbe già volare alto e cogliere l’occasione per allargare gli orizzonti visivi oltre l’intramoenia, per guardarsi intorno e prestare qualche attenzione in più per le frazioni che pur hanno fondato la città.

E invece mi ritrovo costretto a vergare ancora una volta una metaforica lettera a Babbo Natale, ma a voi rivolta, elencando i tanti problemi irrisolti, le tante opere e interventi non realizzati, di competenza comunale, che riguardano Paganica e San Gregorio. A denunciare con forza la vostra sostanziale indifferenza sul devastante impatto che causerà a breve il passaggio del metanodotto Snam sul nostro, e vostro territorio”.

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Esordisce così Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata dei beni di uso civico (Asbuc), di Paganica e San Gregorio, nella ormai tradizionale letterina, metaforicamente inviata a Babbo Natale, ma in realtà destinata alla classe politica del capoluogo d’Abruzzo.

Galletti pone questa volta l’accento con particolare vigore sul passaggio del metanodotto Snam Sulmona-Foligno, che interesserà il territorio di Paganica per 7 chilometri e quasi 40 ettari, con la distruzione di cave di tartufi, coltivazioni di zafferano e di sentieri, con il taglio di migliaia di alberi, passando sotto il fiume Raiale e a meno di 200 metri dal celebre santuario della Madonna di Appari, a pochi metri dalla chiesetta di San Pietro Celestino V e anche da abitazioni civili.  intersecando il sentiero attrezzato che è una affermata infrastruttura turistica, devastando in fase di cantiere molti sentieri montani e aree di pregio con massicci sbancamenti.

Galletti coglie l’occasione per invitare il sindaco Biondi, l’assessore con delega all’Ambiente Taranta, e i consiglieri Ferella e Santella, espressione del territorio elettorale di Paganica, nonché tutti i consiglieri comunali di ogni schieramento, a partecipare all’assemblea pubblica convocata sabato 28 dicembre, dalle ore 18:00, presso la sala civica di Paganica.

“Dopo sei anni di letterine inviate senza alcuna risposta mi sento innanzitutto in dovere di depennare dalla lista due problemi, due incompiute da anni oggetto di segnalazione e denuncia – esordisce Galletti -: il campo da calcio inaugurato in pompa magna dopo 15 anni dall’ottenimento del contributo della Lega Pro, e dopo cinque anni di lavori, ridimensionato e privo di servizi, quali la tribuna e i parcheggi per il pubblico. È stato poi finalmente realizzato il polo scolastico, anche qui con le stesse bibliche tempistiche, e con costi da capogiro.

Questo dopo che il vecchio progetto partecipato è stato depennato e sostituito con quello attuale, che ha previsto la demolizione del Centro Polifunzionale a suo tempo realizzato con un costo totale pari a 10 miliardi di vecchie lire, più 1,3 milioni di euro per le demolizioni e gli 2,8 milioni di euro post-sisma, donati dai sindacati. Facendo i ‘conti della serva’, ma del resto sono soldi pubblici, di noi contribuenti, il polo scolastico verrà a costare ben più dei 14,5 milioni di euro dichiarati”.

Galletti entra dunque nel merito di quella che rappresenta ora la vera emergenza per il territorio paganichese: il passaggio del metanodotto Snam.

“Ancora di più ci preme tornare sulla questione Snam, di una gravità inaudita e che pone il nostro territorio in una condizione di incertezza, impoverimento, di degrado ambientale e di pericolo. Avrei una domanda da fare agli esponenti politici che ci governano e rappresentano, in primis al signor sindaco Pierluigi Biondi, all’assessore Fabrizio Taranta, ai consiglieri Daniele Ferella e Guglielmo Santella, e aggiungo anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio: ci si rende conto di cosa sta per accadere?

Siete al corrente della documentazione inviata da Snam? Siete a conoscenza, nel dettaglio, di questo progetto così impattante e indifendibile? Ci sorge il sospetto che in realtà siate tutti un po’ distratti e male informati su quello che concretamente  significa far passare un gasdotto dai costi stratosferici, e che comporterà anni di cantiere, nei territori, compreso quello di Paganica, tra i più a rischio sismico in Italia”.

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“In un breve colloquio la Snam – prosegue Galletti – ci ha risposto che il nostro acciaio è onnipotente e regge e basta. Eppure, nessuno di noi ha dimenticato come nella notte del terremoto del 6 aprile 2009, un tubo del gas è esploso davanti al mulino di Paganica, e di come un solidissimo tubo della ferriera sia stato tranciato di netto dalla potenza tellurica scatenata dal sisma.

Al di là di queste più che legittime preoccupazioni, vorrei ricordare poi che il terremoto ha già penalizzato molto questo territorio, nonostante tutto in crescita economica e demografica, ma dove la ricostruzione post sisma non si è ancora conclusa, e dove da anni conviviamo con cantieri, ruderi e puntellamenti. Risulta per noi a maggior ragione inaccettabile dover subire un’opera di enorme impatto come quello della Snam. Gli investimenti che avremmo voluto sono quelli a favore della nostra agricoltura e zootecnia, per la valorizzazione delle nostre meravigliose montagne, del paesaggio e dei tesori storici e artistici, per creare turismo e lavoro. Il progetto Snam, nella vostra indifferenza, va esattamente nella direzione opposta”.

Galletti torna dunque ad elencare i tanti problemi irrisolti, in buona parte di competenza comunale, che riguardano il territorio di Paganica e San Gregorio.

“Sono tante, troppe, le questioni che segnaliamo da un decennio – incalza il presidente Asbuc -, opere da realizzare e che non vengono realizzate, come il rifacimento delle fogne della Concia, gli interventi sui tombini di via dell’Emigrante e via del Rio, la rimozione della transenna all’inizio di via Onna, preposta alla salvaguardia dei pedoni, ma che da un anno circa è di impedimento al transito, perché collocata di traverso, la realizzazione dei bagni pubblici del santuario della Madonna d’Appari, che pure è una straordinaria e gettonatissima meta turistica, gli interventi di manutenzione e miglioria dei cimiteri di Paganica e di San Gregorio, la mancata realizzazione della caserma dei Carabinieri, la sostituzione dei puntellamenti degli edifici inagibili, a 15 anni e mezzo dal terremoto, pericolosissimi e da rinnovare perché marcescenti. Sarebbe opportuno poi il rifacimento del manto stradale e anche l’allargamento della strada interna che collega Paganica a San Gregorio, che è a tutti gli effetti una complanare alternativa alla statale 17, e che è molto utilizzata.”

Per non dire, conclude Galletti, “del disinteresse totale sul presidio sanitario in costruzione, sul ridimensionamento del numero ormai totalmente fuori controllo della fauna selvatica, cinghiali e cervi e in primis, i cui danni ormai non si contano, sia agricoli, e zootecnici, che in termini di sicurezza stradale. Le inadempienze del consorzio di bonifica, per quel che riguarda i progetti sull’irrigazione e per la captazione delle acque, sulla bonifica del fiume Vera e sulla delocalizzazione del depuratore in località Pontignone, responsabile dell’emergenza salmonella”.

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