PeaceLink ha recentemente scritto all’europarlamentare Marco Tarquinio per sollecitare un interessamento sulle gravi violazioni dei diritti umani attribuibili alle milizie di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) che hanno conquistato il potere in Siria. Il messaggio, inviato dopo le conferme di ANSA su esecuzioni sommarie documentate in video, richiama l’urgenza di un’indagine internazionale e di azioni diplomatiche mirate.
HTS: “organizzazione terroristica” per UE
Nella lettera, PeaceLink ha espresso profonda preoccupazione per i video autentici provenienti da città come Idlib, Hama e Damasco, che mostrano fucilazioni, spari alla tempia e corpi straziati trascinati per le strade. Questi crimini, attribuiti a HTS – classificata come organizzazione terroristica dall’Unione Europea – evidenziano la necessità di un monitoraggio continuo e di un intervento da parte delle istituzioni internazionali. Il capo di HTS – Al Julani – risulta formalmente ricercato dagli Stati Uniti in quanto affiliato di al Quaeda in Siria.
HTS, nota per le sue pratiche brutali, ha preso il controllo di diverse aree siriane, replicando metodi violenti e inaccettabili contro i sostenitori del regime deposto di Bashar al-Assad. Sono azioni compiute verso persone disarmate e che quindi non possono essere uccise in quanto godono di tutte le garanzie previste dalla Convenzione di Ginevra. (1)
PeaceLink ha sottolineato l’importanza di mantenere la classificazione di HTS come organizzazione terroristica e di avviare un’indagine istituzionale sui crimini documentati.
L’impegno dell’Europa
La lettera riconosce l’importanza dell’impegno dell’europarlamentare Tarquinio per i diritti umani e la giustizia internazionale. L’europarlamentare è relatore ombra S&D sulla Siria. I relatori ombra svolgono una funzione importante in quanto sono responsabili del tema in questione all’interno del loro gruppo politico. (2)
Chiede inoltre un intervento presso le istituzioni europee per monitorare la situazione attuale e utilizzare i mezzi diplomatici a disposizione per fermare queste atrocità. A cominciare dalla conferma del carattere terroristico dell’organizzazione HTS.
La tutela attuale dei diritti umani
PeaceLink ribadisce che i diritti umani devono restare una priorità nell’agenda internazionale e che episodi come questi non possono essere ignorati. Tutto ciò non vuole assolutamente mettere in ombra le violazioni dei diritti umani compiute durante il regime di Assad. La richiesta avanzata all’on. Tarquinio è finalizzata a tutelare i diritti umani nella situazione attuale, cosa che dovrebbe essere la preoccupazione primaria in questa fase di transizione.
Siria, esecuzioni sommarie contro esponenti del regime
Video shock da varie città con fucilazioni e linciaggi
I video, verificati come autentici e che l’ANSA ha potuto visionare, sono stati girati oggi a Idlib, nella zona di Hama e in quella di Damasco.
10 dicembre 2024
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/12/10/siria-esecuzioni-sommarie-contro-esponenti-del-regime_7d4a42d8-4140-4332-bd58-99fee80d5078.html
Siria, esecuzioni sommarie dei fedeli di Assad
L’ora delle vendette dopo decenni di torture e stragi del regime. Bandiere dell’Isis a Latakia
Sono state decine le esecuzioni sommarie condotte oggi in varie regioni della Siria, in particolare nelle zone di Idlib, Latakia, Hama, Homs e Damasco.
Li sono andati a prendere nelle loro case, tirati giù dai nascondigli improvvisati.
Trascinati in strada, a Latakia, porto nord-occidentale siriano per decenni descritto come la roccaforte dei clan alawiti associati al potere degli Assad. Membri di quelle che fino a pochi giorni fa erano le temibili mukhabarat, i servizi di controllo e repressione governativi, sono stati giustiziati con colpi di pistola alla tempia o raffiche di mitra su tutto il corpo. Sorte analoga ma più cruenta è toccata ad altri esponenti degli apparati di sicurezza del regime: uccisi e i loro cadaveri trascinati a lungo per le strade di Idlib, roccaforte dei jihadisti ora al governo a Damasco, mentre la folla inferocita li prendeva a calci.
2) Cosa è un relatore ombra
Le Commissioni variano per numero di membri e importanza, ma la composizione riflette sempre il peso dei gruppi politici nel parlamento. La commissione deputata ai temi dell’anti-discriminazione è una delle principali: la LIBE – Libertà civili, giustizia e affari interni.
Il relatore/relatrice (rapporteur): è l’eurodeputato/a che viene incaricato dalla propria commissione di preparare una relazione sulla proposta legislativa in questione. Il suo compito è quello di redigere un testo da votare all’interno della commissione e successivamente in sessione plenaria. Durante la stesura di una relazione, il/la relatore/trice discute con gli altri deputati e si consulta con gli esperti durante le audizioni appositamente organizzate.
Relatore/relatrice “ombra”: per seguire l’andamento di una relazione, i gruppi politici possono nominare dei relatori ombra responsabili del tema in questione all’interno del loro gruppo politico. Sono dunque di vitale importanza nella ricerca di un compromesso tra più gruppi politici sulla relazione.
Coordinatore/rice: i gruppi politici nominano un/a loro rappresentante in ogni commissione in qualità di coordinatore/trice e portavoce (spokesperson) del gruppo. I coordinatori mobilitano i membri del rispettivo gruppo durante le votazioni e nominano i relatori e i relatori ombra.
Relatore/trice per parere: Se a una commissione viene chiesto un parere su una relazione preparata da un’altra commissione, viene nominato un/a relatore/trice per parere.
Fonte: https://moodle.balcanicaucaso.org/mod/book/tool/print/index.php?id=38&chapterid=36
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