L’Euro digitale: l’alba di una nuova era monetaria

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Ben ritrovati a Pillole finanziarie, la rubrica di Business24 che vi guida attraverso il mondo delle finanze personali e che vuole spiegare l’economia in parole semplici. Io sono Marcello Cerro, consulente finanziario certificato EFPA ed oggi parliamo di euro digitale.

La Banca Centrale Europea (BCE) sta lavorando attivamente alla creazione dell’euro digitale, una versione elettronica della valuta unica europea. Questo progetto ambizioso, se portato a termine, potrebbe rivoluzionare il modo in cui effettuiamo i pagamenti, con ripercussioni significative sull’economia e sulla società.

Cos’è l’euro digitale?

In sostanza l’euro digitale sarebbe una moneta elettronica emessa direttamente dalla BCE, accessibile a tutti i cittadini europei. A differenza delle criptovalute, sarebbe strettamente controllato e garantito dalla banca centrale, offrendo così una maggiore stabilità e sicurezza. Come ha giustamente sottolineato, a novembre 2023 la Bce ha ufficialmente avviato la fase preparatoria per l’introduzione dell’euro digitale. Questa fase, della durata prevista di circa due anni, è cruciale per definire le caratteristiche tecniche e funzionali della nuova valuta digitale.

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Perché l’euro digitale?

Le motivazioni alla base di questo progetto sono molteplici:

Innovazione: l’euro digitale si pone l’obiettivo di modernizzare i sistemi di pagamento, rendendoli più efficienti, sicuri e accessibili.

Concorrenza: l’emergere di nuove forme di pagamento digitali, come le criptovalute e i sistemi di pagamento privati, ha spinto le banche centrali a sviluppare proprie soluzioni digitali per mantenere il controllo sul sistema monetario.

Inclusione finanziaria: l’euro digitale potrebbe facilitare l’accesso ai servizi finanziari per coloro che attualmente ne sono esclusi, come gli anziani o le persone che vivono in aree remote.

Gli ultimi sviluppi e le sfide da affrontare

Negli ultimi mesi la BCE ha intensificato i suoi sforzi per definire le caratteristiche tecniche e funzionali dell’euro digitale. Sono stati condotti numerosi test e sperimentazioni, e sono stati pubblicati diversi documenti che delineano la visione della banca centrale per questo nuovo strumento di pagamento.

Nonostante l’entusiasmo per l’euro digitale, rimangono ancora molte sfide da superare:

Privacy: uno degli aspetti più delicati è la tutela della privacy degli utenti. La BCE sta lavorando a soluzioni tecniche per garantire l’anonimato delle transazioni, pur mantenendo un livello adeguato di tracciabilità per prevenire attività illecite.

Infrastrutture: è necessario sviluppare infrastrutture tecnologiche adeguate per supportare un sistema di pagamento digitale su larga scala.

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Interoperabilità: l’euro digitale dovrà essere in grado di interagire con gli altri sistemi di pagamento esistenti.

Impatto sui sistemi bancari: l’introduzione dell’euro digitale potrebbe avere un impatto significativo sul ruolo delle banche tradizionali.

Cosa sta accadendo in questa fase?

Prototipazione: sono in corso numerosi esperimenti e test per sviluppare prototipi funzionanti dell’euro digitale. Questi prototipi consentono di valutare la fattibilità tecnica delle diverse soluzioni e di identificare eventuali problemi.

Collaborazione con il settore privato: la BCE sta collaborando attivamente con banche, istituti di pagamento e altre aziende del settore privato per sviluppare le infrastrutture necessarie e integrare l’euro digitale nei sistemi di pagamento esistenti.

Analisi degli impatti: vengono condotte analisi approfondite per valutare gli impatti dell’euro digitale sull’economia, sulla stabilità finanziaria e sulla privacy degli utenti.

Coinvolgimento del pubblico: la BCE sta organizzando consultazioni pubbliche e coinvolgendo gli stakeholder per raccogliere feedback e opinioni sulla progettazione dell’euro digitale.

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Interoperabilità: un altro tema centrale è l’interoperabilità dell’euro digitale con altri sistemi di pagamento. L’obiettivo è creare un sistema che funzioni senza soluzione di continuità con carte di credito, app di pagamento e altri strumenti finanziari.

Resilienza: la BCE sta studiando come rendere l’euro digitale resistente a eventuali attacchi informatici e a interruzioni del servizio.

Quali sono le prossime tappe?

Decisione finale: alla fine della fase preparatoria, la BCE dovrà prendere una decisione definitiva sull’emissione dell’euro digitale. Questa decisione dipenderà dai risultati delle analisi condotte e dalle valutazioni dei rischi e dei benefici.

Introduzione graduale: se l’euro digitale verrà introdotto, si prevede un processo di adozione graduale, che potrebbe richiedere diversi anni.

Con la mia rubrica ci diamo appuntamento a gennaio. Auguri a tutti voi e buon investimenti!

Di Marcello Cerro

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FOTO: SHUTTERSTOCK





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