Che cosa vuol dire “cibo sano”? Dopo 30 anni la FDA riscrive le regole

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La Food and Drug Administration, l’agenzia USA che protegge e promuove la salute pubblica anche attraverso la supervisione della sicurezza degli alimenti, ha deciso di rivedere le sue linee guida sul cibo considerato sano.

L’annuncio è del 19 dicembre e il processo durerà alcuni anni, ma l’idea è di rendere i consumatori più consapevoli del valore nutrizionale del cibo che stanno acquistando, e prevenire con una buona alimentazione le malattie croniche che affliggono il Paese.

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Le solite buone regole. Le nuove regole, destinate ad accendere discussioni nell’industria alimentare e agricola degli Stati Uniti, fissano alcuni paletti su che cosa il cibo prodotto deve o non deve contenere per essere ritenuto “sano”.

Senza entrare nel dettaglio delle 318 pagine, il cibo etichettato come sano deve includere un quantitativo significativo di una o più categorie di cibo raccomandate (come le proteine, o le fibre vegetali) e non eccedere in grassi saturi, contenuto di sodio e zuccheri aggiunti.

Indicazioni che tutto sommato, a una persona abituata alla dieta mediterranea, potrebbero sembrare semplici pillole di buon senso.

C’è grasso e grasso. Un esempio dell’aggiornamento riguarda i grassi. «I grassi non sono tutti uguali» ha precisa Claudine Kavanaugh, che dirige l’Ufficio Nutrizione ed Etichettatura dei cibi della FDA. Quando furono introdotte le linee guida originali, negli anni ’90, «l’attenzione era rivolta alla riduzione di tutti i grassi.

Oggi, l’enfasi è sulla riduzione dei grassi saturi, mentre si riconoscono i benefici dei grassi sani». Il riferimento è agli acidi grassi polinsaturi, le famiglie di grassi a cui appartengono gli omega-3 e gli omega-6, protettivi per la salute cardiovascolare: li contengono alimenti come salmone, pesce azzurro, avocado, oli vegetali, frutta secca.

La questione dell’Etichettatura. La FDA ha inoltre annunciato di essere al lavoro ad un simbolo che i produttori aderenti alle nuove linee guide potranno apporre sul packaging del cibo “sano”, per orientare i consumatori.

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Tra gli alimenti sani i consumatori troveranno, prevedibilmente, frutta e verdura fresca, ma anche essiccata, congelata o in lattina – a patto che sia povera di sale, grassi saturi e zuccheri aggiunti; uova, salmone, olio d’oliva, acqua (!), yogurt bianco magro o a basso contenuto di grassi.

Falsi amici. Mentre escono dalla lista ideale del cibo sano alimenti come il pane in cassetta bianco (con zuccheri aggiunti e senza cereali integrali), yogurt alla frutta, cereali e barrette con un elevato contenuto di zuccheri, snack alla frutta e succhi che non siano a base di frutta al 100% (qui la lista completa delle categorie di alimenti promosse o bocciate, per approfondire).





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