Intelligenza Artificiale, informazione o propaganda?

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In questi giorni, una domanda mi frullava insistentemente nella testa: l’intelligenza artificiale (IA) contribuisce a fornire una vera informazione o è un ennesimo, subdolo, strumento di propaganda ideologica e di generazione di fake news? Mi sono posto l’interrogativo, perché l’importanza dell’IA nell’orientare l’opinione pubblica occidentale è sempre più rilevante, e perché non passa giorno che i burosauri della Ue, i colti intellettuali, gli stimati giornalisti, i conduttori televisivi alla moda, e chi più ne ha più ne metta, non sollecitino una lotta asperrima contro le fake news e chiedano che i sistemi di IA siano soggetti a rigorose valutazioni di conformità e gestione.

Naturalmente le fake news sono sempre le notizie sgradite che provengono dal campo avverso, ma chi le apprende può solitamente valutarne il bias cognitivo di chi le fornisce, perché generalmente è abbastanza facile identificarne l’orientamento ideologico (testata giornalistica, orientamento politico, ecc.). A mio avviso, al contrario, non è così semplice valutare l’orientamento ideologico dei sistemi di IA. Il piccolo esperimento che ho condotto su temi ambientali ha confermato il mio dubbio. L’IA tenta di simulare l’intelligenza umana con l’ottimizzazione di funzioni matematiche e usufruendo di un enorme data base. L’intelligenza artificiale basa essenzialmente il suo modello di linguaggio su tecniche di acquisizione automatica delle informazioni, che sono ottimizzate con delle tecniche di apprendimento supervisionato. Non bisogna, infatti, mai dimenticare che le fonti sulle quali si basa l’apprendimento dell’IA e le funzioni matematiche che servono per elaborare le risposte “intelligenti” non sono neutre, ma sono supervisionate, quindi pilotate da bipedi, fisiologicamente affetti da un orientamento ideologico, più o meno peloso (chiedo preventivamente scusa agli esperti per questa bieca semplificazione della descrizione della IA).

La prova che ho eseguito si è basata sul confronto delle risposte che ho ottenuto, sottoponendo due semplici domande a Grok, l’IA messa da poco a disposizione da Elon Musk su “X”, e a ChatGPT. In entrambi i casi ho utilizzato la versione gratuita e ho posto le domande in inglese, per evitare eventuali ambiguità causate dalla traduzione. Le domande sono le seguenti (n.b.: tutte le sottolineature e i rimandi asteriscati, che compaiono nelle risposte, sono del sottoscritto):

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– “L’anidride carbonica antropogenica è la principale responsabile del cambiamento climatico?”
– “L’anidride carbonica antropogenica è la responsabile del cambiamento climatico?”

Ho volutamente posto due domande semplici, ma molto simili. Nella prima faccio capire all’IA che la mia convinzione sul cambiamento climatico di origine antropica non è ancora totale, in quanto esprimo ancora il dubbio che vi siano altre cause che concorrano al fenomeno; nella seconda domanda mi sono posto come un interlocutore che vuole ottenere una risposta netta alle sue convinzioni. Ed ecco le risposte alla prima domanda: “L’anidride carbonica antropogenica è la principale responsabile del cambiamento climatico?”

Grok (“X”)

La questione se l’anidride carbonica (CO₂) antropogenica (causata dall’uomo) sia la causa principale del cambiamento climatico è un dibattito centrale all’interno della climatologia. Ecco una panoramica dei punti chiave:

Prove a sostegno della CO₂ antropogenica come causa principale:

* Effetto gas serra: la CO₂ è un gas serra che intrappola il calore nell’atmosfera. Le attività umane, in particolare la combustione di combustibili fossili e la deforestazione, hanno aumentato significativamente le concentrazioni atmosferiche di CO₂ dai livelli preindustriali di circa 280 ppm a oltre 410 ppm odierni.

* Correlazione con l’aumento della temperatura: esiste una correlazione ben documentata tra l’aumento dei livelli di CO₂ e l’aumento della temperatura globale dalla rivoluzione industriale. I modelli climatici e i dati storici mostrano che questa correlazione non è casuale (*).

* Prove isotopiche: gli isotopi di carbonio della CO₂ nell’atmosfera mostrano una firma che corrisponde alle emissioni di combustibili fossili, distinguendo la CO₂ causata dall’uomo da quelle naturali. (**)

* Rapporti IPCC: l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che valuta la scienza correlata al cambiamento climatico, ha concluso con elevata sicurezza che l’influenza umana è stata la causa dominante del riscaldamento osservato dalla metà del XX secolo.

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Contro-argomentazioni e considerazioni:

* Variabilità climatica naturale: i critici sostengono che anche i cicli climatici naturali come i cambiamenti della radiazione solare, i cicli oceanici (ad esempio, El Niño) e l’attività vulcanica svolgono un ruolo significativo nel cambiamento climatico. Tuttavia, questi fattori da soli non spiegano l’entità del riscaldamento osservato negli ultimi decenni.

* Meccanismi di feedback: c’è un dibattito sui cicli di feedback nel sistema climatico, dove i cambiamenti in una parte del sistema possono amplificare o smorzare gli effetti della CO₂, come il rilascio di metano dallo scioglimento del permafrost o i cambiamenti nella copertura nuvolosa.

* Incertezze del modello climatico: sebbene i modelli climatici siano sofisticati, presentano incertezze, in particolare nel prevedere cambiamenti climatici regionali o eventi meteorologici estremi.

* Cambiamenti climatici storici: gli scettici sottolineano i cambiamenti climatici passati nella storia della Terra che si sono verificati senza l’influenza umana, suggerendo che i cambiamenti attuali potrebbero essere parte di cicli naturali. Tuttavia, il tasso di riscaldamento attuale non ha precedenti almeno negli ultimi 10.000 anni.

Conclusione:
Sebbene vi sia un ampio consenso scientifico sul fatto che la CO₂ antropogenica sia il motore principale dei cambiamenti osservati nel clima globale, la complessità del sistema climatico della Terra implica che vi siano ancora sfumature e aree di ricerca in corso. La stragrande maggioranza degli scienziati del clima concorda con questo consenso, ma il dibattito continua ai margini per quanto riguarda l’esatta entità dell’impatto umano rispetto alla variabilità naturale.
Pertanto, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, la CO₂ di origine antropica è considerata la causa principale del cambiamento climatico, ma essa fa parte di un sistema più ampio e complesso di dinamiche climatiche.

ChatGPT

Sì, l’anidride carbonica (CO₂) antropogenica è ampiamente riconosciuta come il principale motore del recente cambiamento climatico. Le attività umane, in particolare la combustione di combustibili fossili (come carbone, petrolio e gas naturale) per l’energia, i trasporti e l’industria, hanno aumentato significativamente la concentrazione di CO₂ nell’atmosfera. Questo effetto serra potenziato porta al riscaldamento globale e ad altri impatti correlati al clima.

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Ecco perché la CO₂ antropogenica è considerata la causa principale:

1. Effetto gas serra:
la CO₂ è un potente gas serra che intrappola il calore nell’atmosfera terrestre. Mentre le emissioni naturali di CO₂ hanno sempre fatto parte del ciclo del carbonio terrestre, le attività umane hanno aumentato drasticamente i livelli di CO₂ nell’atmosfera, spingendo il clima del pianeta verso uno stato più caldo.

2. Aumento dei livelli di CO₂:
Dalla rivoluzione industriale (~1750), i livelli di CO₂ atmosferica sono aumentati da circa 280 parti per milione (ppm) a oltre 420 ppm oggi. Questo aumento è direttamente legato alle attività umane come la combustione di combustibili fossili, la deforestazione e i cambiamenti nell’uso del suolo.

3. Studi di attribuzione:
Gli scienziati utilizzano modelli climatici sofisticati e dati osservativi per comprendere le cause del cambiamento climatico. Questi studi hanno dimostrato che il riscaldamento osservato nel secolo scorso può essere spiegato solo da una combinazione di fattori naturali (come l’attività vulcanica e la radiazione solare) e da un aumento significativo dei gas serra, con la CO₂ causata dall’uomo come fattore dominante (*).

4. Isotopi del carbonio:
Il carbonio rilasciato dalla combustione di combustibili fossili ha una distinta firma isotopica, che può essere rilevata nell’atmosfera. Questa firma corrisponde alle maggiori concentrazioni di CO₂ osservate, supportando la conclusione che le attività umane sono la fonte principale della CO₂ aggiunta. (**)

5. Contesto storico:
Il clima della Terra ha subito fluttuazioni naturali per milioni di anni, ma il rapido aumento della temperatura osservato negli ultimi decenni non ha precedenti nel contesto della variabilità climatica naturale. La velocità e l’entità dell’attuale riscaldamento suggeriscono fortemente un’influenza umana.

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6. Consenso scientifico:
La stragrande maggioranza degli scienziati del clima (*) e delle principali organizzazioni scientifiche (come l’Intergovernmental Panel on Climate Change, o IPCC) concordano sul fatto che le attività umane, in particolare la combustione di combustibili fossili e la deforestazione, sono le cause principali dell’aumento osservato delle temperature globali.

Altri fattori che contribuiscono:
Sebbene la CO₂ sia il principale motore, anche altri gas serra, come il metano (CH₄) e l’ossido di azoto (N₂O), contribuiscono al riscaldamento globale. Questi gas hanno un’efficienza di intrappolamento del calore maggiore della CO₂, ma sono presenti in quantità molto inferiori. Inoltre, fattori come i cambiamenti nell’uso del suolo, la deforestazione e i processi industriali contribuiscono anche al riscaldamento generale.

Conclusione:
La causa principale dell’attuale cambiamento climatico è la CO₂ antropogenica, in gran parte derivante dalla combustione di combustibili fossili. Ciò ha portato a cambiamenti significativi nella temperatura, nei modelli di precipitazione e a eventi meteorologici più estremi a livello globale. Il cambiamento climatico è una questione complessa influenzata da diversi fattori, ma la CO₂ è il fattore chiave alla base dei cambiamenti osservati.

Come appare evidente anche all’osservatore più distratto, Grok non parte da un’asserzione apodittica, che escluda immediatamente qualsiasi possibile dubbio come, al contrario, esordisce ChatGPT: “Sì, …”. E mentre Grok fornisce un elenco di argomentazioni pro e contro le due tesi, in modo che l’interlocutore possa sviluppare una sua idea, ChatGPT dà per certa la risposta affermativa, e in più cerca di dissipare ogni possibile dubbio nel non sufficientemente indottrinato interlocutore umano, elencando delle prove, a senso unico, sulla causa antropogenica del cambiamento climatico. Inoltre, coglie l’occasione per colpevolizzare ulteriormente noi poveri mortali: “Altri fattori che contribuiscono: …cambiamenti nell’uso del suolo, la deforestazione e i processi industriali…”.

Nelle conclusioni, Grok pone molte informazioni in modo dubitativo: “Sebbene vi sia un ampio consenso scientifico…, la complessità del sistema climatico della Terra implica che vi siano ancora sfumature e aree di ricerca in corso…, il dibattito continua…, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche…, la CO₂ di origine antropica è considerata la causa principale…, ma essa fa parte di un sistema più ampio e complesso di dinamiche climatiche”. ChatGPT, al contrario, non lascia spazio a dubbi di sorta: “La causa principale dell’attuale cambiamento climatico è la CO₂ antropogenica…, la CO₂ è il fattore chiave alla base dei cambiamenti osservati”

E veniamo alle risposte alla seconda domanda: “L’anidride carbonica antropogenica è la responsabile del cambiamento climatico?”

Grok
Il ruolo dell’anidride carbonica (CO₂) antropogenica (causata dall’uomo) nel cambiamento climatico è un argomento di importanti studi e dibattiti scientifici. Ecco una visione equilibrata:

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Consenso scientifico:
* La maggior parte degli scienziati del clima concorda sul fatto che le attività umane (**), in particolare la combustione di combustibili fossili che rilascia CO₂, hanno contribuito in modo significativo al riscaldamento osservato del clima della Terra dalla rivoluzione industriale. Ciò si basa su numerosi studi, tra cui quelli dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che concludono che è estremamente probabile (oltre il 95% di probabilità) che più della metà dell’aumento osservato della temperatura media globale della superficie dalla metà del XX secolo sia dovuto all’aumento osservato delle concentrazioni di gas serra antropogenici.

Punti chiave:

* Effetto serra: la CO₂ è un gas serra che intrappola il calore nell’atmosfera. L’aumento delle concentrazioni di CO₂ aumenta questo effetto, portando a un pianeta più caldo.

* Correlazione con la temperatura: i dati storici mostrano una forte correlazione tra l’aumento dei livelli di CO₂ e le temperature globali. (*)

* Modelli climatici: questi modelli simulano i cambiamenti climatici in base a vari input, inclusi i livelli di CO₂, e mostrano costantemente che senza la CO₂ indotta dall’uomo, l’attuale livello di riscaldamento sarebbe meno pronunciato.

Contro punti e critiche:

* Variabilità naturale: i critici sostengono che la variabilità climatica naturale, inclusa l’attività solare, le eruzioni vulcaniche e le correnti oceaniche, potrebbe spiegare alcuni o tutti i cambiamenti osservati. Tuttavia, questi fattori da soli non spiegano l’entità del riscaldamento osservato negli ultimi decenni.

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* Interpretazione dei dati: ci sono dibattiti sull’accuratezza dei metodi di misurazione della temperatura e della CO₂, sull’interpretazione dei dati storici e sulla validità dei modelli climatici.

* Complessità e incertezza: la scienza del clima coinvolge sistemi complessi in cui la causalità può essere difficile da dimostrare in modo definitivo. Sono in corso ricerche sui meccanismi di feedback, come la formazione delle nuvole, che possono amplificare o mitigare gli effetti del riscaldamento.

Conclusione:
Sebbene vi sia un forte consenso sul fatto che la CO₂ antropogenica contribuisca in modo significativo al cambiamento climatico, il dibattito continua riguardo all’esatta entità del suo impatto rispetto ad altri fattori naturali e indotti dall’uomo. La comunità scientifica continua a perfezionare i modelli e a raccogliere più dati per ridurre le incertezze.

Se stai cercando ulteriori informazioni o punti dati specifici, posso condurre una ricerca per fornire sviluppi più recenti o analisi dettagliate.

ChatGPT
Sì, l’anidride carbonica (CO₂) antropogenica (causata dall’uomo) è una delle cause principali del cambiamento climatico. Il consenso schiacciante (*) tra gli scienziati del clima è che le attività umane, in particolare la combustione di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) per l’energia, i trasporti e i processi industriali, hanno aumentato significativamente le concentrazioni atmosferiche di CO₂. Ciò ha aumentato l’effetto serra, portando al riscaldamento globale e ai conseguenti cambiamenti nei modelli climatici.

Ecco come funziona:

1. Effetto serra: l’atmosfera terrestre contiene gas che intrappolano il calore, come vapore acqueo, CO₂, metano (CH₄) e protossido di azoto (N₂O). Questi gas consentono alla luce solare di entrare nell’atmosfera ma impediscono a parte del calore di fuoriuscire nello spazio, riscaldando così il pianeta. Questo effetto serra naturale è fondamentale per la vita sulla Terra perché mantiene temperature che supportano gli ecosistemi.

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2. Impatto umano: dalla fine del XIX secolo, in particolare dopo la rivoluzione industriale, le attività umane hanno rilasciato grandi quantità di CO₂ nell’atmosfera. La combustione di combustibili fossili è la fonte primaria, ma anche la deforestazione e i cambiamenti nell’uso del suolo contribuiscono riducendo la quantità di CO₂ che può essere assorbita da alberi e terreno.

3. Aumento dei livelli di CO₂: i livelli di CO₂ sono aumentati drasticamente dall’epoca preindustriale, da circa 280 parti per milione (ppm) a oltre 420 ppm oggi. Questo aumento aumenta l’effetto serra, intrappolando più calore e causando un aumento delle temperature medie globali.

4. Conseguenze del cambiamento climatico:
◦ Riscaldamento globale: la temperatura media della Terra è aumentata di circa 1,2 °C dalla fine del XIX secolo, con gran parte di questo aumento verificatosi negli ultimi decenni.
◦ Condizioni meteorologiche estreme: l’aumento delle temperature contribuisce a eventi meteorologici più estremi, come ondate di calore, tempeste intense, siccità e forti piogge. (**)
◦ Innalzamento del livello del mare: il riscaldamento delle temperature sta causando lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacciai, con conseguente innalzamento del livello del mare. (**)
◦ Acidificazione degli oceani: la CO₂ viene assorbita dagli oceani, dove reagisce con l’acqua per formare acido carbonico, portando all’acidificazione degli oceani, che ha un impatto sugli ecosistemi marini. (**)
In sintesi, la CO₂ antropogenica è un fattore importante nei cambiamenti osservati nel clima della Terra e affrontare le sue emissioni è una parte centrale degli sforzi per mitigare il cambiamento climatico.

Anche in questo caso ChatGPT esclude a priori qualsiasi dubbio: “Sì…”, “In sintesi, la CO₂ antropogenica è un fattore importante nei cambiamenti osservati nel clima della Terra e affrontare le sue emissioni è una parte centrale degli sforzi per mitigare il cambiamento climatico”. Grok si sforza di offrire all’interlocutore delle informazioni pro e contro le due tesi: “Il ruolo dell’anidride carbonica… nel cambiamento climatico è un argomento di importanti studi e dibattiti scientifici…”, e “Sebbene vi sia un forte consenso … il dibattito continua …, La comunità scientifica continua a perfezionare i modelli e a raccogliere più dati per ridurre le incertezze. E mentre Grok si limita a una conclusione aperta a ulteriori sviluppi scientifici, l’intenzione evidente di ChatGPT è quella di orientare l’opinione dell’interlocutore, sottolineando la centralità e l’importanza degli sforzi per mitigare i cambiamenti climatici.

Lascio al lettore il compito di trarre le debite conclusioni da questo mio piccolo esperimento. Per quanto mi riguarda, penso che solo la pluralità dei sistemi di intelligenza artificiale consentirà all’utente di valutarne l’orientamento ideologico.

Carlo MacKay, 22 dicembre 2024

P.S.: purtroppo alcune informazioni scientifiche sfuggono anche all’IA. Riporto qui di seguito alcune fonti bibliografiche che pongono dei dubbi, scientificamente fondati, su alcuni punti che compaiono nelle risposte, e che ho evidenziato con un asterisco. Per ulteriori approfondimenti, rimando, come sempre, a La grande bugia verde (edito Liberilibri).

(*) La correlazione tra l’aumento della concentrazione di anidride carbonica e l’aumento della temperatura atmosferica è messo in discussione da molti scienziati (pare che il rapporto causa-effetto sia esattamente invertito), tra cui il premio Nobel Roy Clark che, tra l’altro, pone anche seri dubbi sulla validità dei modelli climatici IPCC [1].
(**) Anche la stima del contributo antropogenico all’aumento della concentrazione di anidride carbonica, basata sui rapporti isotopici, è tutt’altro che certa; l’articolo nel link [2], per citarne solo uno, fornisce un’interpretazione a dir poco dubitativa.
(*) La vera bufala del consenso schiacciante degli scienziati è già stata più volte smentita [3].
(**) Le conseguenze elencate da ChatGPT non rispecchiano quanto riportato nell’ultimo rapporto dell’IPCC, ma sono probabilmente “dedotte” dalle notizie prevalenti presenti sula rete. Per chi volesse approfondire, lascio i relativi link per una sintesi del rapporto e, ovviamente, al rapporto IPCC stesso [4, 5, 6].

[1] Klimarealistene Vollsveien 109 1358 Jar Norway ISSN: 2703-9072 Correspondence: [email protected] Vol. 4.1 (2024) pp. 1-7
[2] Koutsoyiannis, D. Net, Isotopic Signature of Atmospheric CO2 Sources and Sinks: No Change since the Little Ice Age. Sci 2024, 6, 17. https://doi.org/10.3390/sci6010017 Academic Editors: Anthony R. Lupo, Claus Jacob and Ahmad Yaman Abdin -Published: 14 March 2024
[3] Porro N., La grande bugia verde, 2024, Liberilibri – Macerata ISBN 979-12-80447-44-9
[4] https://rogerpielkejr.substack.com/p/what-the-ipcc-actually-says-about
[5] https://climaterealism.com/2021/05/sorry-epa-your-own-data-show-oceans-arent-becoming-acidic/
[6] https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0012825221000453?via%3Dihub



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