Con l’arrivo del nuovo anno, alcune annualità fiscali non saranno più contestabili dall’Agenzia delle Entrate. Questo rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti, che potranno finalmente chiudere il capitolo su vecchie dichiarazioni dei redditi. Ma quali sono le regole per la prescrizione fiscale e quali annualità saranno coinvolte? Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Cosa significa prescrizione fiscale?
La prescrizione fiscale è il termine massimo entro il quale il Fisco può contestare irregolarità o richiedere pagamenti in riferimento a una determinata dichiarazione dei redditi. Una volta scaduti i termini, l’Agenzia delle Entrate perde il diritto di accertamento e non può più agire su quelle annualità.
Obiettivi della prescrizione fiscale:
- Proteggere i contribuenti da controlli infiniti e incerti.
- Garantire un sistema fiscale più trasparente e ordinato.
- Offrire ai cittadini la possibilità di chiudere definitivamente eventuali pendenze.
Quali annualità fiscali saranno non contestabili dopo il 31 dicembre?
Secondo la normativa vigente, i termini di prescrizione variano in base alla tipologia della dichiarazione:
- Dichiarazioni regolarmente presentate:
- Il termine di prescrizione è di 5 anni.
- Esempio: La dichiarazione presentata nel 2019 per l’anno fiscale 2018 non sarà più contestabile dopo il 31 dicembre 2024.
- Dichiarazioni omesse o incomplete:
- In questo caso, la prescrizione si estende a 8 anni.
- Esempio: Per un’omissione riferita all’anno fiscale 2018, il termine di prescrizione scadrà il 31 dicembre 2027.
Focus:
Dopo il 31 dicembre 2024, il Fisco non potrà più effettuare controlli per le dichiarazioni relative all’anno fiscale 2018 (se regolarmente presentate). Questo significa che eventuali richieste di pagamento o accertamenti per quell’anno saranno considerati nulli e non validi.
Cosa succede dopo la prescrizione?
Una volta che le dichiarazioni fiscali sono prescritte:
- Il Fisco non può agire: Non è possibile ricevere notifiche o accertamenti su quelle annualità.
- Richieste impugnabili: Qualsiasi richiesta inviata dal Fisco per un anno ormai prescritto può essere impugnata in sede legale.
- Conservazione dei documenti: È comunque consigliabile conservare la documentazione fiscale per almeno 10 anni, poiché potrebbe essere richiesta per questioni non legate al Fisco, come pratiche bancarie o legali.
Come verificare la propria posizione fiscale
Per assicurarti che tutto sia in regola e che non ci siano pendenze con il Fisco, segui questi passaggi:
- Consulta il tuo Cassetto Fiscale:Accedi al portale dell’Agenzia delle Entrate per verificare eventuali incongruenze o notifiche relative a vecchie dichiarazioni.
- Richiedi una certificazione dello stato fiscale:Questa certificazione fornisce una panoramica chiara della tua posizione e indica eventuali debiti residui.
- Rivolgiti a un consulente fiscale:Un commercialista o un esperto tributario può aiutarti a chiarire eventuali dubbi e verificare la corretta chiusura delle annualità prescritte.
Cosa fare se ricevi un accertamento su un anno prescritto?
Se ricevi una notifica o una richiesta relativa a un’annualità già prescritta, puoi agire in questo modo:
- Verifica i termini di prescrizione:Controlla l’anno di riferimento e accertati che i termini siano effettivamente scaduti.
- Impugna l’atto presso la Commissione Tributaria:Presenta ricorso dimostrando che i termini di prescrizione sono stati superati.
- Conserva la documentazione:Avere a disposizione copie delle dichiarazioni e delle ricevute di pagamento può facilitare la difesa.
Conclusioni
Il 31 dicembre rappresenta una data cruciale per molti contribuenti, poiché segna la fine della possibilità per il Fisco di contestare determinate annualità. Per le dichiarazioni regolarmente presentate, le annualità precedenti al 2018 non saranno più contestabili, mentre per quelle omesse o incomplete, il termine si estende fino al 2027.
Per evitare sorprese e dormire sonni tranquilli, verifica la tua posizione fiscale, conserva la documentazione e, se necessario, rivolgiti a un esperto per eventuali chiarimenti. Conoscere i tuoi diritti è il primo passo per gestire al meglio i tuoi obblighi fiscali!
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