gli effetti devastanti della siccità e l’assenza di aiuti

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Il 2024 ha segnato un anno critico per l’Abruzzo, in particolare per il suo settore agricolo. La devastante siccità ha esacerbato le già fragili condizioni del comparto, colpendo pesantemente la produzione di olio, vino e ortofrutta. I ristori da parte del governo, attesi dai primi mesi dell’anno, non sono arrivati, lasciando milioni di euro di danni non coperti. Di fronte a questa emergenza, le principali figure politiche del Partito Democratico stanno facendo pressing per l’istituzione di un fondo di supporto per le aziende agricole in difficoltà.

La situazione siccità

L’Abruzzo ha affrontato una delle più gravi siccità della sua storia recente. Le stime parlano di un crollo della produzione agricola mai visto prima: si stima una diminuzione del 35% nella viticoltura, oltre il 60% nell’olivicoltura, un calo del 30% per la cerealicoltura e riduzioni significative nelle coltivazioni ortofrutticole e dei fienagioni. La perdita di queste produzioni ha innescato una serie di problematiche accessorie, come l’aumento dei costi di gestione per le aziende agricole e il rincaro dei prezzi per i consumatori. La situazione non è solo economica, ma anche ambientale: l’abbandono delle terre e la perdita di biodiversità rappresentano un rischio concreto per il futuro.

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Nonostante l’idea di dichiarare lo stato di calamità naturale, molte delle misure potenzialmente utili per sostenere le imprese agricole sono rimaste bloccate. Gli agricoltori si trovano di fronte a una duplice crisi, economica e climatica, che minaccia di compromettere l’intera filiera agroalimentare regionale. Questo contesto critico ha indotto i rappresentanti del PD, come Daniele Marinelli e Silvio Paolucci, a spingere per azioni immediate.

Emendamento da 10 milioni per sostenere le azioni necessarie

È diventato imperativo lanciare un piano d’azione per aiutare le aziende agricole abruzzesi, sempre più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Gli esperti del settore suggeriscono investimenti urgenti in infrastrutture idriche e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. Obiettivo? Sostenere il reddito degli agricoltori con agevolazioni creditizie e rivisitare i piani di utilizzo territoriale, favorendo coltivazioni compatibili con le condizioni climatiche attuali.

In quest’ottica, il Partito Democratico ha annunciato l’intenzione di presentare un emendamento da 10 milioni di euro, destinato a creare un fondo per ristorare i danni causati dalla siccità degli ultimi due anni. Questa misura, a fondo perduto, è progettata per coprire le perdite subite dalle aziende agricole abruzzesi e per fornire risorse immediate necessarie per la ripartenza.

Le nostre proposte per il settore agricolo

Nell’affrontare questa crisi, è essenziale non restare fermi e spettatori passivi. Le sfide da affrontare sono molte e riguardano principalmente un modello di sviluppo che sia sostenibile e competitivo nel tempo. La qualità della vita nelle aree rurali deve essere al centro di un intervento coordinato che coinvolga l’intera filiera alimentare.

Per facilitare il rilancio del settore agricolo, è necessario includere nel bilancio proposte concrete, come i finanziamenti a fondo perduto. Questo intervento potrebbe assicurare un supporto essenziale per le aziende che hanno subito un abbattimento della produzione proporzionato a quanto segnalato dalle associazioni degli agricoltori. Un’altra misura da prendere in considerazione è la ristrutturazione delle reti idriche dei Consorzi di Bonifica, fondamentale per garantire un uso efficiente delle risorse idriche, specialmente in un contesto di scarsità.

Contemporaneamente, occorre attuare riforme anche sul tema della manodopera agricola. Incentivi per garantire stabilità occupazionale e programmi di formazione professionale risultano altrettanto cruciali. In un panorama in continuo mutamento, gli agricoltori abruzzesi hanno bisogno di sostegno concreto, non solo attraverso la messa in atto di emergenze temporanee, ma con strategie a lungo termine per la salvaguardia e la valorizzazione delle aree rurali.

Il silenzio del governo, in quasi sei anni di mandato di Marsilio, gioca un ruolo negativo in questo contesto. Serve un approccio proattivo per promuovere l’innovazione tecnologica, migliorare le infrastrutture e garantire una protezione adeguata delle risorse naturali. L’attenzione verso il settore primario è fondamentale per permettere all’Abruzzo di affrontare le sfide del futuro e alle sue aziende agricole di recuperare la strada verso una crescita duratura.

Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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