Lavori pubblici ridotti all’osso. Ecco cosa ci aspetta

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Pochi soldi, pochi lavori. Secondo quanto presentato dal vicesindaco Luca Rastelli durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di San Mauro Torinese, il triennio 2025-2027 sarà per la città all’insegna del risparmio e dei tagli.

«Come discusso in commissione, lo ribadisco: questo Piano triennale delle opere pubbliche è un piano scarno», ha dichiarato il vicesindaco Luca Rastelli, aggiungendo che le opere di manutenzione previste sono state fortemente ridimensionate, così come il Comune farà degli tagli sul personale. «È nostra responsabilità trovare le risorse, perché il territorio richiede lavori di manutenzione sui marciapiedi, sulle strade e sui nostri edifici. È volontà di questa amministrazione reperire soldi e risorse, e reperirle in modo vero, anche se non avremo una disponibilità di avanzo (in bilancio, ndr) come avevamo lo scorso anno», ha aggiunto.

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Con la fine del PNRR e, di fatto, con la fine anche degli “avanzi” di bilancio dello scorso anno, si preannuncia un 2025 difficile per le casse del Comune. Nonostante ciò, l’amministrazione ha illustrato di voler realizzare quattro opere di riqualificazione tra il 2025 e il 2027, ma al momento non intende pianificarne altre a causa delle scarse coperture finanziarie: verranno sistemati alcuni asfalti cittadini e marciapiedi (anche se la cifra netta stanziata è solo di circa 112.500 €), la ristrutturazione dell’abbazia della Pulcherada e la riqualificazione di piazza Gramsci, dove il 90% dell’opera sarà finanziato – se San Mauro vincerà il bando – dalla Regione Piemonte, mentre il restante 10% sarà a carico del Comune.

Non sono mancate le polemiche sollevate da Marco Bongiovanni, ex-sindaco della città e attuale consigliere di minoranza, che ha fatto notare un grossolano errore nei documenti prodotti ai consiglieri relativi al Piano triennale delle opere pubbliche: «Io mi chiedo in prima battuta cosa andiamo a votare, perché gli allegati ai documenti della seduta sono il Programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026, e non 2025-2027. Noi oggi votiamo il piano dell’anno scorso… Il titolo è giusto, ma gli allegati no, e noi dobbiamo votare anche quelli. Quindi votiamo solo il titolo?». La Presidente del Consiglio comunale Maria Vallino si è scusata parlando di un semplice errore dovuto a un copia-incolla, ma è segno che – come ha dichiarato Bongiovanni – «nessuno ha letto gli allegati».

«Siamo passati da un piano triennale da 8,5 milioni di euro degli altri anni a uno di 2 milioni per il prossimo anno. Se lo guardiamo nella totalità del triennio, siamo passati da piani triennali da 19 milioni a uno da 4 milioni. Vuol dire che in questi anni, specialmente dell’ultimo, non c’è stata alcuna progettualità. Non avete una visione su cosa sarà San Mauro nei prossimi tre anni», ha dichiarato Bongiovanni. 

L’intero Consiglio, maggioranza e opposizione, è consapevole delle difficoltà finanziarie legate all’anno nuovo, ma è rimasto diviso sulle soluzioni da intraprendere, con la minoranza che si è schierata contro alla possibilità di accedere a un mutuo per finanziare le opere.

Il vicesindaco Rastelli ha chiuso ricordando quanto fatto dal Comune negli ultimi anni: «Abbiamo rifatto piazza Europa (finanziata però dalla Regione Piemonte, mentre il Comune ha partecipato al relativo bando, ndr): è un finanziamento che abbiamo portato noi con un accordo di programma del MISE. Abbiamo rifatto i marciapiedi in una zona di Pescatori in cui erano 40 anni che non venivano rifatti, e un accordo di programma al confine con Castiglione dove sono stati rifatti altri marciapiedi. Abbiamo portato a casa un finanziamento da 1,2 milioni per Rio delle Pietre, dove abbiamo demolito i lavori dell’amministrazione precedente perché la Regione li riteneva molto pericolosi. Abbiamo riasfaltato diverse zone di San Mauro dopo molti anni, così come opere idrauliche sulla collina».

Dopo la discussione, la delibera per il Piano triennale delle opere pubbliche è stata messa ai voti e approvata. Sono quindi confermati i quattro lavori di cui si è parlato, ma il Comune sta anche valutando la possibilità di accedere a un mutuo per finanziare alcune opere di manutenzione in città. In passato, il Comune ha già avuto accesso al finanziamento da parte di Enel X per progetti legati alla sostenibilità, all’efficienza energetica e alla transizione ecologica, ma con un tasso d’interesse molto alto, pari al 10,58%, mentre San Mauro – ha ricordato Bongiovanni – sta ancora pagando adesso i mutui che il Comune fece per il periodo 2006-2011.

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