Monterotondo, misura cautelare per 19enne, 5 persone denunciate per possesso di droga, sanzioni e patenti ritirate

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I Carabinieri hanno arrestato un 19enne, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, poiché gravemente indiziato, in concorso con altri due giovani, appena maggiorenni, di un furto in abitazione

Carabinieri controlli a Monterotondo

(AGR) Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Monterotondo, finalizzato alla prevenzione e alla repressione  di ogni forma di illegalità.

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Nel corso delle attività, svoltesi nell’arco serale notturno del 18 dicembre, i Carabinieri hanno arrestato un 19enne albanese, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, poiché gravemente indiziato, in concorso con altri due giovani, appena maggiorenni, di un furto in abitazione avvenuto nel centro del comune eretino lo scorso mese di luglio.

 

Nel corso dei controlli, inoltre, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica 5 uomini; in particolare, 4 giovani, dell’età compresa tra i 19 e i 23 anni, poiché sono stati sorpresi in possesso di sostanza stupefacente, principalmente cocaina ed hashish, suddivise in più dosi e pronte per essere immesse sul mercato; mentre, un 23enne è stato denunciato a poiché, alla guida del proprio veicolo, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico senza alcun giustificato motivo.

Altre 10 persone infine, sono state sanzionate e segnalate alla Prefettura in via amministrativa, per il possesso di modica quantità di sostanze stupefacenti destinate all’uso personale. Complessivamente i militari hanno sequestrato 40 g di hashish, 15 g di cocaina ed 1 g di marijuana.

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, con il supporto dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, del Reparto Tutela Agroalimentare di Roma e di personale dell’Asl Roma 5, hanno esteso i controlli anche a tre attività commerciali, tra supermercati, pescherie e panifici; in tale circostanza, in una pescheria sono state riscontrate alcune irregolarità connesse all’etichettatura dei prodotti ittici e del rispetto delle procedure H.A.C.C.P.

Con l’ausilio di militari del Nucleo Forestale di Monterotondo sono stati individuati, lungo la via Castelchiodato, prospicienti alla riserva naturale di Gattaceca, 8 siti di deposito incontrollato di rifiuti speciali (pericolosi e non) ed urbani. Le aree, che ospitano oltre 40 metri cubi di rifiuti ed hanno una estensione di circa 40 metri quadrati, sono state segnalate ai competenti organi comunali per la successiva bonifica, così come disposto dall’art. 193 del Testo Unico Ambientale.

Complessivamente, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno identificato oltre 230 persone e controllato 200 veicoli, alcuni dei quali sono stati sanzionati al codice della strada per oltre 3.800 euro; 7 le patenti di guida ritirate, tra cui una (la prima per il territorio di Monterotondo) a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice della strada; difatti un 51enne è stato sorpreso alla guida del proprio veicolo mentre faceva uso del telefono cellulare. Lo scorso 14 dicembre, infatti, è entrata in vigore la Legge 177/2024 con la quale sono state apportate alcune novità legislative anche in tema di utilizzo dei cellulari mentre si è alla guida di un veicolo; al 51enne è stata contestata la sanzione amministrativa di 250 Euro con la sanzione accessoria della sospensione della patente per un periodo minimo di 15 giorni fino ad un mese; sarà ora il Prefetto di Roma a stabilire l’esatta durata del provvedimento di sospensione

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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