NOVE. TITO BOERI A CHE TEMPO CHE FA: “QUESTA MANOVRA ECONOMICA È UN ACCORDO PER SOPRAVVIVERE, NON UN VERO CAMBIAMENTO”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


“DOBBIAMO SPENDERE DI PIÙ IN SANITÀ, PER GLI ITALIANI È PRIORITÀ NUMERO 1”; “SUPERBONUS OPERAZIONE REGRESSIVA CHE HA TOLTO AI POVERI PER DARE AI RICCHI”; “DATI POVERTÀ PREOCCUPANTI SU FAMIGLIE CON FIGLI: SE NON SUPPORTIAMO LE FAMIGLIE IL SISTEMA PENSIONISTICO È A RISCHIO”; “IL GOVERNO HA TAGLIATO SOLO SULLE MISURE DI CONTENIMENTO DELLA POVERTÀ”; “L’ITALIA NON PUÒ PERMETTERSI DI SPENDERE IL 5% DEL PIL PER LA DIFESA, COME SUGGERITO DA TRUMP: SAREBBE IL DOPPIO DI QUANTO SPENDIAMO PER LA SCUOLA”

Conto e carta

difficile da pignorare

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 dicembre 2024 – “[La manovra economica] più che un compromesso mi sembra che abbiano trovato un accordo per sopravvivere, per prendere un po’ di tempo ed evitare che si andasse all’esercizio provvisorio. È certamente un buon risultato, come è anche bene che si sia prudenti in questa fase perché abbiamo una procedura di disavanzo eccessivo. Non fa nulla nella direzione di quello che il Governo si era impegnato a fare, anche rispetto all’Europa. Il piano strutturale di bilancio che abbiamo presentato a settembre prevedeva il fatto che avremmo ridotto la spesa e in questo modo tagliato le tasse. Avremmo in questo modo misurato il bilancio pubblico agendo su questi due versanti. Questa manovra rispetto all’anno attuale aumenta le tasse eliminando tutta una serie di detrazioni e non fa nulla nel contenere la spesa. Le uniche operazioni che questo Governo ha fatto davvero tagliando le spese pubbliche sono state togliere i fondi per contrastare la povertà, e l’ha fatto con gli interventi sul reddito di cittadinanza.”. Così Tito Boeri ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa sul NOVE.

Sulla Sanità: “Dobbiamo spendere di più in Sanità, inevitabilmente. Questo ce lo dice la demografia e il fatto che la popolazione invecchia, e c’è bisogno di spendere di più. Ma sono anche gli italiani che lo vogliono, dobbiamo rispettare questa volontà. Per gli italiani la Sanità è la priorità numero 1me invece continuiamo a non investire nella Sanità. Credo che la Presidente del Consigli giochi sul fatto che stiamo parlando di numeri di grandezza senza tenere conto dell’inflazione. Una volta che noi teniamo conto dell’inflazione, e soprattutto che misuriamo la spesa sanitaria sul reddito nazionale, com’è giusto fare, in realtà la spesa sanitaria si è lievemente ridotta. Diciamo che non è cresciuta e questo invece bisognerebbe fare. Certo, l’opposizione ha anche i suoi torti perché abbiamo speso 200miliardi nel super bonus: chi oggi si lamenta perché non vengono spesi più soldi per la sanità dovrebbe dirci prima perché abbiamo dato tutti quei soldi per i super bonus.”

Sui super bonus“È stata un’operazione regressiva: abbiamo tolto ai poveri per dare ai ricchi. Abbiamo dato la possibilità a persone abbienti di fare delle ristrutturazioni addirittura guadagnandoci, e questo io lo trovo inaudito. È un unicum, non credo che esista un provvedimento del genere su tutto il pianeta. Era inconcepibile e su questo bisognerebbe che l’opposizione riflettesse molto seriamente altrimenti non sarà mai credibile nelle sue proposte.”

Sulle pensioni e lo stato di povertà“I dati più preoccupanti sono quelli sulla povertà, perché quelli sulle pensioni dipendono anche da quali altre pensioni ci sono in famiglia. I dati sulla povertà sono veramente drammatici: la cosa grave sono soprattutto le famiglie con figli, qui abbiamo tassi di povertà che arrivano al 30%, se sono famiglie di immigrati addirittura superiamo il 40%. Questo è il vero problema: se non aiutiamo le famiglie che hanno figli si spiega perché ci sia questo forte declino del tasso di fertilità. Se lei ha la sfortuna di avere un figlio che nasce con disabilità oggi ha un aiuto dello Stato che è nettamente al di sotto delle sue necessità, copre meno un terzo della spesa che queste famiglie devono sostenere. Allora interroghiamoci sul perché le persone fanno così fatica a fare dei figli, e attenzione, se non fanno figli questo poi mette in discussione anche il sistema pensionistico, perché il sistema pensionistico viene finanziato dai lavoratori. Sono i lavoratori che pagano le pensioni ai pensionati. Se ci sono meno figli avremo meno lavoratori e quindi meno persone che pagano per le pensioni dei pensionati. Questo dovremmo pensare come obiettivo principale. Però poi ripeto, il Governo se ha fatto un taglio di spesa l’ha fatto solo sulle misure di contrasto alla povertà che erano misure che aiutavano le famiglie con figli.”

Sulle dichiarazioni del Presidente US Donald Trump rispetto alla contrazione degli investimenti per la difesa da parte degli alleati a favore dell’acquisto di petrolio e gas di origine US“Sono cifre assurde. Ha parlato anche del 5% del PIL della spesa. Noi adesso spendiamo per la Difesa l’1,5%, dovremmo spendere circa 70 miliardi di euro in più. E 70 miliardi di euro è quello che noi spendiamo per la scuola, per l’Istruzione in Italia. È impossibile pensare che l’Italia possa fare uno sforzo di questo tipo e poi che ci sia questo ricatto. Trovo che un Governo dovrebbe anche dire qualcosa. È  inaccettabile che un leader straniero decida la politica di bilancio dell’Italia. Credo che finirà che noi certamente dobbiamo spendere di più in Difesa, e che la prima cosa che dobbiamo fare è spendere meglio: noi oggi sul militare spendiamo soprattutto per gli stipendi, abbiamo un esercito con più Generali che soldati semplici. Questa è la nostra spesa più che materiali ed equipaggiamenti. Poi dobbiamo soprattutto agire a livello europeo, se agissimo a livello europeo riusciremmo a spendere di meno e ad essere molto più efficaci, altrimenti duplicheremmo le spese tra i diversi Paesi. Facendo così potremmo avvicinarci… ma questo lo facciamo non perché ce lo dice Trump, ma perché se c’è questo disinvestimento da parte degli Stati Uniti è opportuno che l’Europa si tuteli perché obiettivamente ai nostri confini ci sono guerre e ci sono attori molto pericolosi.

Su Stellantis“Stellantis mi sembra un poco più disposta ad ascoltare adesso che sotto la gestione di Tavares. Questo è sicuramente un fatto positivo. Però credo che i problemi più seri del settore automobilistico, non solo in Italia ma in tutta Europa, siano legati all’incertezza del quadro normativo: non è chiaro in che tempi andremo all’elettrico e fin quando questi tempi non sono chiari i consumatori aspetteranno a comprare autovetture elettriche perché costano di più e quindi non sanno se effettivamente questa spesa aggiuntiva sia legittima o meno, e le imprese non investiranno perché anche loro cercano di capire che cosa stia succedendo. La prima cosa da fare in questo momento sarebbe quella di decidere in modo coerente ed essere credibili, avere un piano in quel senso. A quel punto non è neanche necessario dare soldi a Stellantis o ai grandi gruppi, semmai se dovessi dare oggi degli aiuti li darei all’indotto di Stellantis, piccole imprese che rischiano di fallire. E poi l’altra cosa: piani precisi in cui si dice ‘noi in questi tempi andremo all’elettrico.’ , questo permetterebbe a tutti di lavorare e ci sarebbe un rilancio dei consumi e degli investimenti nel settore.”

Redazione

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link