Pubblicazione della Relazione annuale sulla qualità dell’aria in Sardegna per l’anno 2023

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  La Regione, ai sensi del D.Lgs. 155/2010, effettua la valutazione della qualità dell’aria ambiente, attraverso la rete di misura gestita da ARPAS.

Al fine di garantire l’informazione al pubblico, ai sensi dell’art. 18 del predetto decreto, l’Assessorato della Difesa dell’ambiente ha pubblicato la relazione annuale sulla qualità dell’aria in Sardegna, predisposta dall’ARPAS e supervisionata dallo stesso Assessorato.

La relazione sintetizza lo stato di qualità dell’aria sulla base dell’analisi dei dati provenienti dalla rete di misura regionale, riguardante tutti gli inquinanti disciplinati dal d.lgs.155/2010.

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Per una migliore comprensione la relazione riporta la descrizione della qualità dell’aria, accompagnata da mappe, tabelle e grafici, ed è articolata in sottocapitoli relativi alle singole macroaree omogenee ubicate nelle Zone e all’Agglomerato di Cagliari, sulla base della zonizzazione e classificazione regionale di cui alla Delibera della Giunta regionale n. 52/42 del 23.12.2019.

Di seguito, per ciascuna Zona e Agglomerato si riporta la sintesi dei risultati illustrati nella relazione. 

  L’Agglomerato di Cagliari, costituito dai comuni di Cagliari, Elmas, Monserrato, Quartu S. E., Quartucciu e Selargius, è dotato di 3 stazioni di misura, presenta le problematiche tipiche dei maggiori centri urbani relativamente al riscaldamento domestico e trasporto su strada nonché portuale, aeroportuale e ferroviario. Nell’anno 2023 non si riscontra alcuna violazione normativa.

La Zona Urbana è suddivisa in 2 macroaree, l’area di Sassari e quella di Olbia, dotate ciascuna di 2 stazioni di misura. Nell’area di Sassari il carico inquinante rilevato deriva dal traffico veicolare e dalle altre fonti di inquinamento urbano (impianti di riscaldamento, attività commerciali e artigianali). Nell’area di Sassari si registra una situazione stazionaria rispetto alle annualità precedenti, entro la norma per tutti gli inquinanti monitorati. Nell’area di Olbia il carico inquinante rilevato deriva oltre che dal traffico e dalle altre fonti di inquinamento urbano anche dall’influenza delle emissioni dei vicini porti (civile e industriale) e dell’aeroporto. Nel 2023 la qualità dell’aria è nella norma per tutti gli inquinanti monitorati, senza violazioni dei limiti di legge.

La Zona Industriale accorpa diverse aree industriali:

Assemini: nella località di Macchiareddu sono presenti una serie di insediamenti industriali di diversa natura la cui produzione varia dall’energia elettrica, ai prodotti chimici, ai derivati del fluoro, ai mattoni refrattari, agli pneumatici; nell’area sono presenti due stazioni, una nell’area industriale e una nel centro urbano di Assemini ed è caratterizzata da problematiche tipiche sia degli agglomerati urbani che degli insediamenti industriali. Nel 2023 nell’area industriale si evidenziano livelli elevati di anidride solforosa, sebbene in decisa riduzione negli ultimi tre anni e valori medi di PM10 anch’essi in diminuzione sul lungo periodo, con superamenti molto limitati e ampiamente nei limiti normativi.

  Sarroch: l’area industriale è caratterizzata dalla presenza importante di un comprensorio industriale petrolchimico, sono operative due stazioni di misura a protezione del centro abitato e nel 2023 si registra una criticità relativa al benzene, sebbene con livelli in riduzione e in assenza di superamenti, accompagnata da numerosi episodi con evidenza di picchi orari e giornalieri sostenuti, con una media annuale più elevata rispetto a quelle del resto del territorio della Sardegna. In generale la situazione risulta moderata rispetto al notevole contesto emissivo della zona ed entro la norma per tutti gli inquinanti monitorati.
Portoscuso: l’area industriale comprende diverse realtà emissive di tipo industriale. Le principali attività più inquinanti sono localizzate nell’area industriale di Portovesme, la quale ospita una serie di insediamenti la cui produzione varia dall’energia elettrica, all’intera filiera dell’alluminio, ai metalli non ferrosi (piombo e zinco), sebbene il settore conosca da molti anni una profonda crisi. Nell’area sono ubicate tre stazioni di misura che nel 2023 hanno registrato una situazione entro la norma per tutti gli inquinanti monitorati. Si evidenziano bassi livelli di anidride solforosa mentre il PM10 presenta superamenti limitati e ampiamente nei limiti normativi.
Porto Torres: l’area industriale è estesa e vi risiedono per lo più piccole e medie industrie, con diverse realtà produttive attive soprattutto nel campo della chimica industriale ed energetica benché il settore conosca da molti anni una profonda crisi. Le tre stazioni attive hanno registrato nel 2023 dei valori degli inquinanti rilevati decisamente limitati e contenuti per un ambito industriale, entro i limiti di legge per tutti gli parametri monitorati.

  La Zona Rurale caratterizzata da una bassa pressione antropica, comprende tutto il rimanente territorio regionale esclusi l’Agglomerato di Cagliari, la Zona Urbana e la Zona Industriale. La qualità dell’aria è monitorata attraverso 6 stazioni distribuite nel territorio, che nel 2023 hanno registrato valori dei parametri stabili rispetto alle annualità precedenti e ampiamente entro i limiti normativi.

Il parametro Ozono, monitorato in diverse stazioni distribuite sul territorio nonché attraverso la stazione di fondo ubicata a Seulo, nel 2023 ha registrato una situazione entro la norma.

Anche la caratterizzazione delle polveri sottili, finalizzata alla misura dei metalli pesanti e degli IPA, effettuata in tutte le stazioni della rete di valutazione, ha registrato una situazione entro i valori obiettivo previsti dalla norma.

Nella relazione sono riportati anche i dati, elaborati da ISPRA col metodo Diapason, relativi alle valutazioni delle polveri sottili PM10 rispetto agli episodi di trasporto sahariano (eventi dust) determinati per ciascuna stazione della Rete della qualità dell’aria regionale, dai quali emerge che gli eventi di trasporto di polveri sahariane sulla Sardegna hanno un impatto notevole sul territorio, determinando quindi il ridimensionamento sia delle medie annuali di PM10 ma soprattutto dei superamenti del valori limite attribuibili a cause antropiche.

In conclusione nell’anno 2023 nel territorio regionale non sono stati registrati superamenti dei parametri di legge, seppure siano state confermate in alcune aree delle criticità limitatamente a specifici parametri inquinanti.





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