Dai 100.000 euro per il gelato al bonus elettrodomestici: cosa c’è nella legge di Bilancio – Torino Cronaca

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Centomila euro per un gelato. C’è anche questo nella manovra di bilancio che, in queste ore, ha ottenuto la fiducia al governo anche da parte della Camera dei deputati (con 211 voti a favore) e per la quale si attende la votazione finale. Ecco che cosa prevede, secondo una scheda preparata dall’agenzia di stampa Gea,

LE MICROMISURE

Si possono definire “micromisure” molte di quelle presenti nella manovra. Tra queste, appunto, i 100.000 euro per una associazione per la promozione del gelato artigianale. Poi 5 milioni di euro in due anni per la provincia di Alessandria come contributo per la realizzazione del progetto di fattibilità della nuova circonvallazione dell’abitato di Gavi; un contributo di 100.000 euro per l’anno 2025 a favore del Teatro Marrucino di Chieti (CH) per il finanziamento della stagione di prosa; un contributo di 50.000 euro per il 2025, al Comune di Asti per iniziative correlate alla celebrazione del 750° anniversario del Palio Astese.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

DETRAZIONI

Il disegno di legge di bilancio stabilizza il passaggio da quattro a tre aliquote Irpef (23, 35 e 43%) già prevista, in deroga alla disciplina del Tuir, per l’anno 2024. A favore dei contribuenti con redditi da lavoro dipendente inferiori a 20.000 euro si riconosce una somma calcolata per classi in misura inversamente proporzionale al crescere del reddito – che non concorre alla formazione del reddito – e una detrazione in cifra fissa, anche in tal caso in misura differenziata al crescere del reddito fino alla soglia dei 40.000 euro.

IRES

Per le imprese viene prevista la riduzione dell’aliquota Ires dal 24 al 20%, per il solo periodo d’imposta 2025, per le società e gli enti commerciali o non residenti i crediti d’imposta che destinino a riserva una quota minima dell’80 percento degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 di una quota pari ad almeno il 30% e che destinino una quota questi utili accantonati di ammontare non inferiore, in ogni caso, a 20mila euro, a investimenti nell’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi relativi al credito d’imposta Transizione 4.0 e di beni strumentali Transizione 5.0.

PONTE SULLO STRETTO

Per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è previsto un significativo aumento dei fondi, pari a 1,532 miliardi di euro. Inoltre, è stata autorizzata una spesa complessiva di 500 milioni di euro destinata alle opere correlate alla costruzione dell’infrastruttura. Tale somma sarà distribuita in questo modo: 90 milioni di euro nel 2027, 180 milioni nel 2028, 160 milioni nel 2029 e 70 milioni nel 2030. Complessivamente, il costo totale del progetto ammonta a circa 13 miliardi di euro.

SICCITA’

Fino a un ammontare di 144 milioni di euro per il 2025, il Fondo di garanzia destinato a sostenere gli interventi per il miglioramento delle infrastrutture idriche potrà essere allocato a un piano specifico. Questo piano si concentrerà esclusivamente sul rafforzamento delle infrastrutture idriche esistenti.

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BLUE ECONOMY

Presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato istituito un fondo con un ammontare di 3 milioni di euro per l’anno 2025 e 5 milioni per il 2026. L’obiettivo di questo stanziamento è promuovere la valorizzazione dei mari, degli oceani e della biodiversità, nonché l’uso sostenibile delle risorse marine.

PFAS

Presso il Mase viene istituito il Fondo per le attività di monitoraggio, di studi e ricerche in materia di inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (Pfas) con una dotazione finanziaria di 500mila euro per l’anno 2025 e 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

PER IL SUD

Sono state introdotte delle modifiche significative ai regimi di credito d’imposta relativi alla Transizione 4.0 e alla Transizione 5.0. In particolare, è stato aumentato il limite di spesa per il credito d’imposta destinato agli investimenti nella Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, nota anche come ZES unica. Inoltre, è stato nuovamente proposto il regime fiscale temporaneo di “assegnazione agevolata” di beni, siano essi immobili o beni mobili registrati, ai soci, con scadenza il 30 settembre 2025. Questo regime fiscale prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8 per cento, che sale al 10,5 per cento nel caso in cui la società interessata non sia operativa. L’imposta viene calcolata sulla differenza tra il valore normale dei beni e il loro costo fiscalmente riconosciuto e può essere corrisposta in due rate.

BONUS ELETTRODOMESTICI

Conto e carta

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È stato annunciato un incentivo per i consumatori finali volto all’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, precisamente di classe B o superiore, fabbricati in Europa. Tale contributo, che copre il 30% del prezzo, viene concesso a condizione che il vecchio apparecchio venga adeguatamente smaltito. L’agevolazione è fissata a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, incremento a 200 euro per i nuclei familiari con un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 25.000 euro. Questa misura è applicabile ad un solo elettrodomestico per nucleo familiare. Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) è stato costituito un fondo allocato di 50 milioni di euro per sostenere l’iniziativa.

BIRRIFICI

In materia di accise si prevede, dal 2025, l’applicazione a regime dell’aliquota di accisa ridotta pari al 50 per cento per i microbirrifici (fino a 10 mila ettolitri), e si prevede una riduzione di accisa anche per i birrifici con produzione tra 10 mila e 30 mila ettolitri e da 30 a 60 mila ettolitri.

AIUTI AGLI INGENTI

A partire dal 2025 è previsto un aumento annuale di 50 milioni di euro per il Fondo destinato alla distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. Tale Fondo è stato istituito presso l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) ed è volto a finanziare i programmi nazionali per la distribuzione di alimenti alle persone bisognose, in collaborazione con organizzazioni caritative. Inoltre, il Fondo per l’acquisto di beni di prima necessità sarà incrementato di 500 milioni di euro. Questo fondo è destinato all’acquisto di prodotti alimentari essenziali da parte di individui con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) non superiore a 15.000 euro, i quali potranno utilizzare i fondi tramite la carta “Dedicata a Te”.

CREDITI D’IMPOSTA

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È stato istituito un fondo destinato a ridurre il divario occupazionale e a sostenere lo sviluppo dell’imprenditorialità nelle aree del Paese che versano in condizioni di svantaggio. Tale fondo offrirà, inoltre, agevolazioni per l’acquisizione di beni strumentali destinati alle strutture produttive situate in regioni come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. È stata inoltre prorogata fino al 31 dicembre 2027 la validità del credito d’imposta riconosciuto per le spese di consulenza sostenute dalle piccole e medie imprese (PMI). Parallelamente, la cosiddetta “Nuova Sabatini”, che prevede incentivi per gli investimenti in beni strumentali da parte delle micro, piccole e medie imprese, vedrà un rifinanziamento di 400 milioni di euro nel 2025, 100 milioni nel 2026 e 400 milioni annui dal 2027 al 2029. Si registra anche un incremento nell’autorizzazione di spesa della legge sul Made in Italy, con l’obiettivo di promuovere e sostenere gli investimenti e la ricerca. Infine, il credito d’imposta nella Zona Economica Speciale (ZES) unica è stato esteso per includere anche gli investimenti realizzati dal 1º gennaio al 15 novembre 2025, determinando un limite di spesa fissato a 1,6 miliardi di euro per lo stesso anno.

INDOTTO ILVA

Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato creato un fondo a sostegno delle aziende che operano nell’indotto dell’Ilva, per un totale di 3 milioni di euro, distribuiti in un milione all’anno per il 2025, 2026 e 2027. Tale fondo ha l’obiettivo di erogare contributi a fondo perduto destinati alle piccole e medie imprese (PMI) che forniscono beni o servizi connessi al risanamento ambientale o che sono essenziali per la prosecuzione delle attività degli impianti. Le imprese beneficiarie devono avere un fatturato che dipende esclusivamente o in maniera predominante da rapporti commerciali con le imprese responsabili della gestione degli stabilimenti siderurgici della società Ilva.

AFRICA 

Una quota parte delle disponibilità del Fondo 394, nel limite di 200 milioni, viene riservata ai finanziamenti agevolati alle imprese che sono stabilmente presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano.

FERROVIE E AUTOSTRADA

Sono stati stanziati 3 milioni di euro, suddivisi equamente negli anni 2025, 2026 e 2027, per il miglioramento della linea ferroviaria che collega Palermo, Agrigento e Porto Empedocle. Parallelamente, sono state approvate diverse spese per le infrastrutture a beneficio di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Nello specifico, 1,096 miliardi di euro verranno destinati al biennio 2025-26, coprendo le necessità residuali e gli ulteriori oneri connessi agli interventi ferroviari previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sotto la giurisdizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit). In aggiunta, un finanziamento di 1,1 miliardi di euro è stato accordato per il contratto di programma, sezione investimenti, tra RFI e Mit, volto a garantire la copertura dei fabbisogni maggiori degli interventi in corso d’opera e per il prosieguo delle opere in esecuzione, ripartito fino al 2036. Altri 1,3 miliardi sono destinati al finanziamento del contratto di programma, sezione servizi, tra RFI e Mit. Inoltre, la sezione internazionale della tratta ferroviaria Torino-Lione beneficerà di un miliardo di euro da erogare tra il 2027 e il 2033. È rilevante sottolineare che gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, direttamente collegati alle infrastrutture di alimentazione del sistema ferroviario, vengono inclusi tra le strutture di supporto per le quali è applicabile il procedimento semplificato per l’assegnazione dei contratti pubblici collegati al Pnrr e al Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari. Infine, nel settore stradale e autostradale, è autorizzata la stipula di una nuova convenzione unica, portando la durata massima della concessione a cinquant’anni.

Conto e carta

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RICOSTRUZIONI

Presso il Mef viene istituito il Fondo per il finanziamento degli interventi di ricostruzione da a 1,5 miliardi per il 2027 e di 1,3 miliardi a decorrere dal 2028. Sono previste, inoltre, misure per il sisma del 2012, quello del 2016, quello del 2022 nelle Marche, nel 2023 in Umbria, nel 2017 a Ischia (e l’alluvione del 2022), nel 2018 in Molise e Sicilia.



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