Carpineto Romano, alle case Ater arrivano le stufe a pellet per combattere il freddo

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Arrivano le stufe a pellet nelle case Ater di Carpineto Romano, cittadina sui monti Lepini a sud della provincia di Roma dove il freddo in questi giorni inizia a farsi veramente pungente. In queste ore la prima è già stata accesa in casa di una persona disabile e nelle prossime ore verranno installate ed accese le altre nelle 51 restanti abitazioni.

In pratica l’Ater parla di progetto innovativo e di sostenibilità ambientale ma si tratta una soluzione pratica al problema della mancata erogazione del gas. In quanto l’azienda Heracomm verso la quale l’Ater ha dei debiti molto pesanti ha fatto il recesso e quindi l’ordinanza del sindaco Cacciotti di riattivazione del servizio quest’anno, contrariamente a quanto successo in passato, è caduta nel vuoto.

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Le parole del sindaco Stefano Cacciotti

“Ci troviamo in questa situazione – spiega al telefono a Frosinonetoday.it il sindaco Stefano Cacciotti – in quanto per il terzo hanno consecutivo l’azienda che forniva il gas per il riscaldamento aveva messo i sigilli ai contatori. Quest’anno, purtroppo, la mia ordinanza fatta nei primi giorni di novembre è caduta nel vuoto perché c’è stato proprio il recesso del contratto e per l’Ater trovare nuovi gestori del gas non è una cosa semplice. Con i fondi del Pnrr si è trovata la soluzione per l’acquisto di 52 stufe a pellet (foto in alto) che mi hanno garantito riusciranno a riscaldare le abitazioni che vanno da una metratura di 50 ai 90 metri quadrati. In queste ore verranno scaricate e poi installate nella vari abitazioni. Nei prossimi giorni continueremo a monitorare la situazione sperando che tutto vada per il meglio”.

La nota dell’Ater della provincia di Roma

L’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (ATER) della provincia di Roma ha avviato un progetto innovativo nel segno della sostenibilità ambientale: l’introduzione di stufe a pellet per gli inquilini delle abitazioni popolari. L’iniziativa, che rientra nel quadro della cosiddetta “rivoluzione ecologica” è stata commentata dal direttore dell’azienda, l’avvocato Remo Pisani, con queste parole: “Nelle difficoltà si trovano le soluzioni ”

La sperimentazione prenderà il via nei prossimi giorni a Carpineto Romano, dove alcune abitazioni saranno dotate di stufe a pellet, un’alternativa più economica e sostenibile rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento. Questo progetto, oltre a puntare alla riduzione delle emissioni di CO₂, mira a supportare le famiglie in difficoltà economica, offrendo loro un sistema di riscaldamento più efficiente e meno costoso.

Se la sperimentazione avrà successo, l’ATER della provincia di Roma prevede di estendere l’iniziativa ad altri Comuni della provincia di Roma.

La nota del Pd di Carpineto Romano

“La vicenda dell’emergenza riscaldamenti alle Case popolari sta raggiungendo livelli surreali. Ieri è uscito un comunicato dell’Ater della Provincia di Roma che così titolava: “Rivoluzione ecologica Ater. Parte la sperimentazione con le stufe a pellet”. È evidente a tutti – scrivono i rappresentanti del Pd di Carpineto Romano sui social –  il paradosso di questo titolo che evoca una illusoria “rivoluzione ecologica” mascherando ritardi, inefficienze e responsabilità su di una vicenda davvero incredibile.

Abbiamo denunciato subito il disservizio dell’Ater della provincia di Roma che, per l’enorme debito pregresso di oltre un milione di euro con Hera per la fornitura di gas, si è visto interrompere questo servizio da detta società per l’alimentazione degli impianti termici delle “sole” abitazioni di Carpineto provocando un grave disagio agli inquilini di quegli appartamenti.  

Di fronte a questa situazione registriamo il ritardo con cui l’amministrazione comunale di Carpineto si è mossa e le notevoli responsabilità dell’Ater e della Regione Lazio. È chiaro che il Sindaco non vuole creare un conflitto con la Regione che avrebbe dovuto intervenire tempestivamente a sostegno dell’Ater, visto il grave stato di dissesto economico in cui versa l’Azienda, per la risoluzione del problema.

Invece la prima “ridicola” risposta dell’amministrazione di Carpineto è stata la fornitura di stufette elettriche che, oltre a non risolvere il problema hanno mandato in tilt gli impianti elettrici domestici, avendo ogni apparecchio termico distribuito un assorbimento di 3 kw.

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Oggi l’Ater ci propone una soluzione che è, a nostro avviso, inaccettabile perché le stufe a pellet ad aria che verranno istallate non sono idrotermiche e dunque non attiveranno i caloriferi degli appartamenti che invece sono collegati ad un impianto centralizzato. Questi dispositivi, infatti, non sono in grado di fornire una temperatura confortevole all’intero alloggio, ma solo nella stanza dove sono installati.

Quello che occorre agli utenti è una soluzione definitiva che può scaturire da queste tre opzioni: riattivazione dell’impianto centralizzato o realizzazione di impianti di riscaldamento autonomi in ogni singolo appartamento con caldaia a condensazione oppure realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di supportare i riscaldamenti con energia rinnovabile. Questa ultima opzione sarebbe davvero una rivoluzione ecologica. Le stufe a pellet possono essere una soluzione ponte e comunque sicuramente non rappresentano nessuna rivoluzione.

Per la realizzazione di un intervento risolutivo chiediamo un impegno concreto della Regione Lazio che non può non farsi carico di una vicenda che coinvolge gli inquilini di queste case, tra i quali ci sono persone anziane, bambini e soggetti fragili che non meritano un trattamento che offende la dignità di ciascuno. Siamo a pochi giorni dal S. Natale con temperature rigide che nei prossimi giorni scenderanno sotto zero gradi centigradi e siamo ancora lontani dal vedere un esito positivo della questione”.



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