Bolognetta, il bene confiscato alla mafia diventa centro di formazione per giovani a rischio devianza

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Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Inaugurato a Bolognetta, a Palazzo Monachelli, edificio ottocentesco confiscato alla mafia che da oggi diventa “Museo del gusto”, un progetto destinato a ragazzi in condizioni sociali svantaggiate oppure sottoposti a procedimenti penali. Verranno formati e avviati al mondo del lavoro, in particolare nel settore agroalimentare, del marketing e dell’organizzazione di eventi. Il progetto è stato realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Legalità 2014–2020, Fondo Sociale Europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale – Asse III Azione 3.1.1.

Palazzo Monachelli era la residenza signorile dell’omonima famiglia composta da notabili e proprietari terrieri molto influenti e determinanti per lo sviluppo di Bolognetta tra la metà dell’800 e il 1950. Nel corso dei decenni però gli eredi depauperarono completamente il patrimonio e il Palazzo entrò nel circuito dei possedimenti della mafia. Con un provvedimento della Sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, l’immobile fu confiscato a Tommaso Cannella, capomafia di Prizzi e fedelissimo di Bernardo Provenzano. Nel 2009, attraverso l’Agenzia del Demanio (Direzione Generale Area Beni Confiscati), fu trasferito al patrimonio indisponibile del Comune di Bolognetta per essere destinato a finalità sociali.

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Per accedere ai finanziamenti del Programma Operativo Legalità FESR/FSE 2014 – 2020, occorreva redigere un progetto che rispondesse all’esigenza di “favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero dei patrimoni confiscati e di altri beni del patrimonio pubblico” (Asse III). Da qui l’idea del “Recupero funzionale di parte del piano terra e del primo piano del Palazzo Monachelli, da destinare a centro di formazione e inclusione socio lavorativa per giovani a rischio di devianza e/o sottoposti a procedimenti penali denominato ‘Museo del gusto’”.

Palazzo Monachelli è una struttura di circa 600 m² su due elevazioni che versava in stato di degrado e abbandono. Le opere di ristrutturazione sono state di vario tipo: edili, strutturali, architettoniche e di efficientamento energetico, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, con l’obiettivo di effettuare un intervento funzionale, ecosostenibile e inclusivo. Il costo complessivo dei lavori è stato di 1.499.522,69 euro. Al piano terra sono allestite la Bottega delle Conserve e la Bottega prodotti alimentari.

Al primo piano il laboratorio di cucina, 2 aule didattiche, un’aula multimediale e la segreteria. Nel sottotetto invece ci sono un magazzino/dispensa e un locale tecnico. Il progetto del “Museo del gusto” mira alla valorizzazione delle eccellenze del territorio, ma nasce dal bisogno di realizzare interventi efficaci in favore delle fasce di popolazione più deboli. Secondo dati dei Servizi Sociali di Bolognetta, negli ultimi 10 anni il numero di fascicoli aperti al Tribunale dei Minorenni relativi a ragazzi del paese sono aumentati. Sono stati 62 i minori presi in carico dai Servizi Sociali su mandato del Tribunale. Di questi, 17 erano stati sottoposti a procedimenti penali e quasi tutti provenivano da un contesto familiare e sociale svantaggiato. I destinatari del progetto cofinanziato dall’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Legalità FESR/FSE 2014–2020, sono giovani di Bolognetta e dei Comuni limitrofi di età compresa tra 14 e 25 anni a rischio devianza e/o sottoposti a procedimenti penali e presi in carico dagli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) o dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) attraverso la misura della messa in prova.

Le attività che verranno svolte all’interno del “Museo del Gusto” di Palazzo Monachelli seguiranno tre filoni: Formazione socio-lavorativa: orientamento verso percorsi di formazione e inserimento lavorativo, supporto nella compilazione di curriculum vitae, formazione specifica negli ambiti del progetto (cucina e produzioni agroalimentari, marketing del territorio, web e social media), attività laboratoriali, stage, tirocini, apprendistato etc. 
Verrà inoltre coltivato il cosiddetto “orto in terrazza” per la semina, la cura e la raccolta di piante tipiche del territorio, specialmente quelle aromatiche appartenenti alla “Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea” a cui Bolognetta aderisce. Marketing e promozione del territorio: verranno proposti conserve, confetture, semi-preparati e altri generi agroalimentari per esaltare la tradizione culinaria siciliana. I prodotti avranno un “marchio etico” che sarà oggetto di studio da parte dei ragazzi e saranno esposti al Museo e nelle strutture ricettive partner. Organizzazione di eventi e manifestazioni: il “Museo del gusto” ospiterà eventi con chef stellati che promuoveranno gratuitamente la cultura della legalità e l’arte culinaria, attraverso show cooking, cene solidali con i familiari delle vittime di mafia, autorità impegnate nella lotta alle mafie etc.

Grazie alla partnership con aziende esterne, i giovani avranno la possibilità di partecipare a manifestazioni di interesse internazionale, come ad esempio il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo. Il progetto del “Museo del gusto” ha visto in prima linea il Comune di Bolognetta, in particolare l’area dei Servizi Sociali (afferenti al Distretto socio-sanitario 36) e l’Ufficio Tecnico, ma per renderlo operativo e fruttuoso è stata indispensabile la sinergia con vari enti. Tra questi l’Agenzia per il Lavoro, una rete di partenariato di 23 soggetti (aziende agricole e agroalimentari, ristoranti, strutture ricettive, associazioni culturali, istituti alberghieri, associazioni internazionali tipo Slow Food, GAL, Associazione Centro Educazione Ambientale, Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità) e l’ente di formazione Eap Fedarcom per la gestione delle attività formative e di inclusione socio-lavorativa.

All’inaugurazione hanno preso parte tra gli altri il vice prefetto di Palermo Giuseppina Addelfio e la funzionaria della Prefettura Antonietta Maria Manzo, il senatore Raoul Russo, membro della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, l’on. Antonello Cracolici, presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, l’on. Gaspare Vitrano, presidente della III Commissione Attività Produttive dell’Ars, Giuseppe Ciulla, direttore dell’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo, il sindaco di Bolognetta, Mary Elizabeth Smith, i sindaci del comprensorio, autorità civili e militari del territorio.

“Quando mi sono insediata, ad ottobre del 2023, i lavori erano in corso – dichiara il sindaco Smith – e abbiamo messo il progetto tra le nostre priorità. Vuole promuovere la legalità nel mondo dell’economia sociale, riaffermando i principi di legalità e giustizia. Oggi il ‘Museo del gusto’ ha finalmente visto la luce ed è pronto a far splendere decine di giovani, regalando loro opportunità e inserimento sociale”.“Qualunque luogo che ritorna alla comunità è uno dei successi su cui si fonda la lotta alla mafia, soprattutto se si pensa che 30-40 anni fa sembrava impossibile togliere i beni ai mafiosi”, dice l’onorevole Cracolici. “La vera scommessa non è solo inaugurarli, ma è farli decollare”, aggiunge il senatore Russo. Uno scopo meritevole e molto importante”, è il commento del vice prefetto Addelfio. “Questo bene viene restituito alla legalità e lo fa sia per promuovere il territorio sia per dare opportunità ai giovani”, afferma l’onorevole Vitrano. 

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