Il FVG apripista delle Comunità Energetiche Rinnovabili. A Tarvisio la prima CER idroelettrica

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FVG – Il Friuli Venezia Giulia si conferma protagonista nell’ambito delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), segnando un ulteriore primato con la nascita della prima Comunità Energetica Idroelettrica d’Italia, a Tarvisio (Ud). Questo storico traguardo arriva in contemporanea con l’approvazione della Corte dei Conti del FVG, che ha dato il via libera alla costituzione delle CER nei Comuni di Tarvisio e Premariacco.

La cooperativa Part-Energy, di Udine, associata a Legacoop Fvg, è stata il motore di questa innovazione, collaborando con i due Comuni friulani in qualità di partner tecnico e gestore. Tarvisio e Premariacco diventano così soci promotori di nuove Comunità Energetiche che si aggiungono alle 12 già operative gestite dalla cooperativa.

L’importanza del modello idroelettrico

A differenza delle CER tradizionali basate sull’energia solare, quella di Tarvisio rappresenta un passo rivoluzionario, puntando sull’utilizzo dei corsi d’acqua per la produzione di energia rinnovabile. Questo approccio garantisce un flusso continuo di energia, attivo 24 ore su 24, svincolato dalla disponibilità di luce solare. I vantaggi di tale scelta si riflettono direttamente sulla comunità locale, che potrà condividere l’energia prodotta e beneficiare degli incentivi previsti per i prossimi 20 anni.

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“Le comunità energetiche – ha dichiarato Michela Vogrig, presidente di Legacoop Fvg – sono un’opportunità straordinaria per famiglie, imprese e territori. Siamo orgogliosi che il nostro Friuli Venezia Giulia stia diventando un punto di riferimento nazionale in questo settore, grazie alla collaborazione con Part-Energy e il consolidamento dell’alleanza con Anci Fvg.”

Cosa sono le CER

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono associazioni di cittadini, piccole e medie imprese, enti pubblici e privati che collaborano per produrre, condividere e consumare energia elettrica generata da fonti rinnovabili. Queste comunità si sono sviluppate in risposta alla necessità di promuovere un uso sostenibile delle risorse energetiche e di ridurre l’impatto ambientale, contribuendo così alla transizione verso un sistema energetico più sostenibile.

Una CER è un soggetto giuridico che si basa sulla partecipazione volontaria dei suoi membri, i quali possono essere residenti nella stessa area geografica. L’energia prodotta può essere utilizzata per l’autoconsumo dai membri della comunità, scambiata tra di loro o ceduta alla rete elettrica nazionale in caso di surplus.

Questo modello consente ai membri di diventare prosumer, ovvero produttori e consumatori attivi di energia, anziché semplici consumatori passivi3

Un modello che cresce

L’esperienza delle CER in Friuli Venezia Giulia ha già dimostrato il suo potenziale. La cooperativa udinese Part-Energy gestisce circa il 20% delle richieste di costituzione di CER a livello nazionale, con 57 progetti tra quelli attivi e in fase di sviluppo entro marzo 2025.

Il vicepresidente della cooperativa, Mauro Guarini, ha sottolineato l’importanza dell’iter procedurale, che prevede l’approvazione da parte degli enti pubblici per entrare formalmente nella società cooperativa con una simbolica quota associativa di 25 euro. Solo dopo l’ok della Corte dei Conti si può avviare l’iter tecnico e operativo.

FVG apripista per il futuro energetico nazionale

Tarvisio non è il primo Comune friulano a distinguersi in questo settore. Già nel giugno 2023, il Comune di Fontanafredda (Pn) aveva inaugurato questa strada ottenendo il primo parere positivo dalla Corte dei Conti del FVG per una CER. Successivamente, Lignano Sabbiadoro ha lanciato la prima Comunità Energetica Balneare d’Italia.

Con la nascita della CER idroelettrica di Tarvisio, il Friuli Venezia Giulia ribadisce il suo ruolo di laboratorio di innovazione energetica, dimostrando come la cooperazione tra enti pubblici, aziende e comunità possa tracciare un nuovo modello di sostenibilità, in grado di valorizzare le risorse naturali locali e promuovere l’autonomia energetica.

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Questa iniziativa non solo segna un traguardo fondamentale per la regione, ma rappresenta anche una visione per il futuro dell’Italia nel campo delle energie rinnovabili.

 



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