Il CAMeC per tutti, la nuova Accessibility Room a La Spezia

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In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta dalle Nazioni Unite dal 1981, il CAMeC-Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, riconsegnato al pubblico il 5 ottobre scorso con una veste rinnovata, frutto della sinergia tra Comune e Fondazione Carispezia, aderisce alla iniziativa, che per il 2024 propone il tema Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.

E’ l’occasione per visitare la nuova Accessibility Room, frutto di un importante progetto autonomo, per il quale nel 2022 il Comune della Spezia si è aggiudicato il bando PNRR relativo alla “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”. L’obiettivo di ampliare la comunicazione del proprio patrimonio, offrendo a tutti la possibilità di incontrarlo e comprenderlo in autonomia, ha appunto guidato l’intervento sviluppato dal CAMeC in questo ambito.

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a cura di GiuseppeJoh Capozzolo

Mentre il diritto all’accessibilità per i disabili motori è riconosciuto e tutelato da anni, ed è legato principalmente all’abbattimento delle barriere architettoniche, gli altri tipi di disabilità – visiva, uditiva, cognitiva ad esempio – pregiudicano fortemente la fruizione dell’arte visiva, pongono problemi e richiedono interventi progettuali molto specifici, legati anche a una diversa organizzazione dell’offerta culturale. In quest’ottica il Centro spezzino intende incrementare la sua attività a favore dell’inclusione sociale, garantendo l’allargamento dell’accessibilità dei suoi contenuti a tutte le categorie di utenti con una serie di progetti ad hoc. L’intervento ha visto la realizzazione di un nuovo allestimento e la dotazione di strumenti aggiuntivi dedicati alla completa accessibilità e fruizione dei contenuti del museo: un portale web, cui si accede anche dal nuovo sito del Museo www.camec.sp.it, e una nuova funzionale App specificatamente fruibili da parte delle diverse abilità, una postazione multimediale introduttiva, posta all’ingresso, l’apposizione di segnali tattili plantari in prossimità delle scale e dei servizi, la realizzazione della nuova Accessibility Room, con il progetto Vedere ad occhi chiusi: percorso tattile per tutti, ideato da Cristiana Maucci con la direzione scientifica di Eleonora Acerbi.

Questo spazio dedicato permanente offre, con particolare riguardo a visitatori ipovedenti, non vedenti, con sordità e con difficoltà motorie, la possibilità di incontrare e conoscere un florilegio dal patrimonio del CAMeC, grazie ad apparato didascalico diversificato e ampliato, che abbatte le barriere percettive e sensoriali: a parete, una didascalia storico-critica bilingue (italiano e inglese) e una postazione multimediale, agevolmente fruibile anche in carrozzina, comprensiva di un ausilio tattile che riproduce il contenuto formale dell’opera, se bidimensionale, o la replica, se scultura, didascalie in braille e a rilievo, supporto audio in cuffia, supporto digitale con video in LIS (Lingua dei Segni Italiana). Le opere esposte sono otto, particolarmente adatte a una fruizione inclusiva: esse si prestano in special modo a una lettura tattile, agevole e gradevole per visitatori non vedenti o ipovedenti. Nel contempo, i cinque dipinti e le tre sculture ben documentano la rilevanza delle raccolte del CAMeC, anche in ambito internazionale. L’opera più lontana nel tempo risale al 1949 e si deve a Renato Guttuso, vincitore del primo Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”; è l’incipit del nucleo più antico delle collezioni del museo, che questa importante rassegna ha consegnato alla città. I lavori di Baj, Berrocal, Capogrossi, Dubuffet, Kosuth, Mirko appartengono alla Raccolta Cozzani, silloge enciclopedica, composta con gusto raffinato e lungimirante dal collezionista spezzino. La tela di Luca Matti invece è una più recente acquisizione e risponde agli obiettivi di aggiornamento costante della collezione permanente. Non in ultima istanza, peraltro, si intende consegnare ai visitatori tutti l’opportunità di vivere un’esperienza diversa di fruizione (che è approfondita con workshop mirati ed esperienze di visita dedicate), anche per il tramite di video “emozionali”, che consentono di addentrarsi nell’opera. Nella nuova Accessibility Room sarà possibile incontrare “l’arte come non l’avete mai vista, sentita, toccata”.

Il progetto CAMeC per tutti è stato finanziato tramite Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento di miglioramento dell’accessibilità fisica e cognitiva nei luoghi di cultura, destinato a musei e luoghi della cultura pubblici non afferenti al MIC, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Cultura 4.0” (M1C3-3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, finanziato dall’Unione europea-NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura, con il coordinamento dell’investimento da parte delle Direzione Generale Musei.

a cura di Ilaria Guidantoni



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