Solito copione, si gioca anche bene contro le grandi, ma alla Virtus manca qualcosa per affiorare

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Dopo 14 sconfitte le chiacchere stanno a zero: premettendo che non si può chiedere molto di più alla proprietà che, nonostante tutto, mantiene il giocattolo e lo mantiene, soprattutto con stile, senza piagnistei e senza richiesta di aiuti economici, è chiaro, anche dopo il cambio di allenatore che ha mantenuto la guida tecnica ad alto livello, e le ultime partite lo hanno dimostrato, che alla squadra manca quel quid per competere più dignitosamente, almeno per uscire dalle secche del fondo classifica.

Derby con Capo d’Orlando, Ragusa, decimata dalle assenze, gioca una partita di strepitosa intensità ma si arrende all’Infodrive, all’ultimo tiro.

Capo d’Orlando passa al PalaPadua e punisce, ben al di là dei propri demeriti, la Virtus, reduce da una settimana complicata per l’infortunio di Kosic.
Nella diciassettesima giornata della Serie B Old Wild West, finisce 73-75 per gli ospiti (trainati dai 19 punti di Cecchinato).
Ragusa battaglia per tutti i 40’, grazie all’energia di Simon e all’apporto di tutti i giocatori, compresi Tumino e Piscetta che si danno un gran da fare, ma alla fine è costretta a leccarsi le ferite come sette giorni fa, contro Saronno. La squadra esce dal campo fra gli applausi dei tifosi e con una ferita che bisogna subito provare a rimarginare. Nel giorno di Santo Stefano altro derby contro Agrigento, stavolta in trasferta.

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Non bastassero gli infortuni di Ianelli e Gaetano, la Virtus deve rinunciare anche a Kosic, reduce da un fastidio muscolare. Per la difesa ragusana si presentano immediatamente due rebus: la stazza di Furin e la qualità sconfinata di Jasaitis (2-9). I padroni di casa approfittano dei ritmi bassi dell’inizio, e della vena di Bertocco e Gloria, per rimanere in scia. La tripla di Bertocco coincide col primo vantaggio: 14-13 al 7’.
Capo d’Orlando replica con un parzialino di 0-4, e al tramonto del primo quarto amministra tre punti di margine.

Ragusa ha le rotazioni limitate, ma con l’applicazione e l’energia riesce a sopperire. Dopo il canestro di Marini, arriva un parziale di 8-0 che coinvolge il pubblico: un’altra tripla di Bertocco cristallizza il punteggio sul 28-25. L’Orlandina non si distrae più di tanto, Erkmaa replica ad Antonietti, la gara si gioca sui dettagli.
Anche se la difesa ragusana pareggia il livello d’intensità e lo supera con Simon che, oltre alla difesa statuaria su Jasaitis, si rende protagonista di due stoppate clamorose (su Moltrasio in campo aperto e sul lituano).
Il canestro di Cecchinato sulla sirena manda l’Infodrive con un pizzico d’inerzia negli spogliatoi.

Al rientro in campo Ragusa fatica per due minuti e mezzo a trovare la via del canestro, l’Orlandina tocca il +6, ma a quel punto sale in cattedra (ancora) Simon: la quarta stoppata della serata dà avvio a un parziale di 11-0, dove spiccano gli otto punti di Bertocco.
La Virtus si ritrova a gestire il +5, massimo vantaggio della serata. Capo d’Orlando, con pazienza ed esperienza, rientra e sorpassa. La gara sale di tono: Tumino e Piscetta – il primo con le letture, il secondo con la difesa e i semiganci – permettono a Ragusa di rimanere in vantaggio all’ultimo intervallo, sebbene di un punto: 56-55. I quattro falli di Erkmaa e Vavoli sono la notizia peggiore per una squadra che fa di necessità virtù e reagisce alle sciagure con coraggio da vendere.

La partita, nell’ultima frazione, è tosta sotto il profilo emotivo. La Virtus comanda di un’incollatura, ma alla serata strepitosa di Simon fa da contraltare Cecchinato: otto punti in fila sigillano il pareggio a quota 67. Fresno affetta la difesa ragusana da sinistra, poi ancora Cecchinato e l’Infodrive si ritrova avanti 67-71 con 2’20” da giocare. Simon segna la tripla del -1. Erkmaa il sorpasso in lunetta (72-71). Simon stoppa Fresno, per gli arbitri è fallo: il quarto. L’argentino converte i due liberi (72-73 a -54”).
Gloria impatta a cronometro fermo (1/2). Fresno commette infrazione di passi e la Virtus può decidere il suo destino con 33” da giocare. Simon sbaglia l’appoggio in entrata e commette il suo quinto fallo su Barattini, che ha il ghiaccio nelle vene e manda i suoi a condurre di due punti (73-75).
Erkmaa sbaglia il jumper sul possesso successivo: arriva la seconda sconfitta consecutiva, ancora di un soffio.

Virtus Ragusa-Infodrive Capo d’Orlando 73-75 Parziali: 17-20; 35-37; 56-55.

Virtus Ragusa: Erkmaa 15, Piscetta 6, Bertocco 22, Simon 13, Gloria 11, Tumino 2, Vavoli 4, Cascone ne, Mirabella, Kosic ne, Adamu. All.: Valerio-Di Gregorio

Infodrive Capo d’Orlando: Moltrasio, Cecchinato 19, Antonietti 11, Jasaitis 8, Marini 6, Pagano ne, Furin 10, Barattini 7, Galipò, Malaventura, Fresno 14. All.: Bolignano

Arbitri: Mariotti di Basiglio (Milano) e Fusari di San Martino Siccomario (Pavia).

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Note. Tiri da due: Ragusa 18/45, Capo d’Orlando 21/48; Tiri da tre: Ragusa 8/20, Capo d’Orlando 3/15; Tiri liberi: Ragusa 13/17, Capo d’Orlando 24/27; Rimbalzi: Ragusa 40, Capo d’Orlando 41. Usciti per cinque falli: Simon (R)


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